La Nuova Sardegna

Cantine in ginocchio: Regione aiutaci

Cantine in ginocchio: Regione aiutaci

I Consorzi dei vini scrivono al governatore: crisi devastante, serve una strategia

23 aprile 2020
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SASSARI. Vendite azzerate, giacenze in aumento, liquidità a picco, insoluti in crescita. La crisi colpisce duramente i vini Igt, Doc e Docg della Sardegna e i produttori scrivono al presidente Christian Solinas. È una crisi devastante quella che sta affrontando anche il mondo vitivinicolo della Sardegna. Alle vendite che registrano un calo anche del 90 per cento, con l’azzeramento degli ordini da hotel, ristoranti e catering, e la pesante contrazione nella grande distribuzione organizzata, si uniscono anche i problemi legati alla carenza di liquidità, all’incremento degli insoluti e all’aumento delle giacenze, fattori che lasciano intravedere un prossimo crollo dei prezzi e relativo danneggiamento dei settori primario e della trasformazione.

Ed è per far conoscere questa grave situazione del comparto e lanciare una richiesta d’aiuto che i presidenti di tutti gli 8 Consorzi di tutela vini Igt, Doc e Docg della Sardegna hanno scritto una lettera a Solinas. «Siamo molto preoccupati per il futuro delle nostre aziende e del comparto in generale – scrivono Alessandra Seghene (Terre di Romangia Romangia igt e Moscato di Sorso Sennori Doc), Giovanni Porcu (Malvasia di Bosa doc), Daniela Pinna (Vermentino di Gallura Docg), Mario Moro (Alghero doc), Giovanni Pinna (Vermentino di Sardegna doc), Emanuele Garau (Cannonau di Sardegna doc), Francesca Argiolas (Vini di Sardegna doc), Sandro Murgia (Vini di Cagliari – e per questo chiediamo alla Regione di elaborare strategie che portino al superamento di questa situazione di crisi, e di predisporre iniziative che rilancino i settori vitivinicolo e agricolo, unitamente al resto dei comparti produttivi».

Le imprese vitivinicole chiedono «di concertare le azioni con gli assessorati all’Agricoltura e al Turismo, anche per creare un piano di comunicazione che sostenga la ripartenza del settore e lo rilanci in Italia e all’estero, e un Piano Marshall che garantisca liquidità alle aziende e le ponga in condizione di affrontare la ripresa». Poi le Cantine propongono tre misure fondamentali per la ripresa del comparto. «Sarebbe opportuno creare un fondo dedicato espressamente alla promozione – si legge nella lettera – in quanto nel momento in cui questa emergenza sarà terminata, si scatenerà una competizione fortissima tra Paesi produttori a livello internazionale in cui dovremmo assolutamente farci trovare preparati, mettendo in evidenza tutte le nostre eccellenze».

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