La Nuova Sardegna

Coronavirus, in Sardegna due progetti per arrivare a diagnosi rapide

Coronavirus, in Sardegna due progetti per arrivare a diagnosi rapide

Due interventi di Sardegna Ricerche con università, Crs4 e Porto Conte

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SASSARI. Due nuovi progetti di ricerca nel campo della biomedicina, il programma “Incentivo Ricerca-Sr4Covid” sono stati lanciati da Sardegna ricerche con l’obiettivo di contribuire al contrasto dell’emergenza coronavirus.

Il primo progetto riguarda lo screening preliminare: «Prevede - spiega una nota di Sardegna ricerche - lo sviluppo di un sistema portatile di analisi dell’Rna virale che possa essere applicato a matrici biologiche facili da ottenere (è sufficiente un campione di saliva) e che dia un risultato sufficientemente preciso, da confermare successivamente con l’analisi del tampone orofaringeo. Il sistema finale sarà costituito da un sensore, realizzato con tecnologie a basso costo su supporti di plastica “usa e getta”, e un lettore elettronico miniaturizzabile». Il progetto è condotto dal Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, dal CRS4 e da Sardegna Ricerche.

Il secondo progetto punta a rendere più veloce l’individuazione del virus nei tamponi e la presenza dei suoi anticorpi nel plasma: «Viene utilizzato il metodo della spettroscopia Raman - spiegano da Sardegna ricerche -, al fine di ottenere l’identificazione dello stesso per via ottica, con tempi di processo dell’ordine di qualche minuto. L’obiettivo è la realizzazione di un prototipo di dimensioni ridotte da utilizzare quando sia necessario esaminare rapidamente un gran numero di campioni».

Sarà inoltre definito un protocollo operativo che ne consenta l’uso in sicurezza anche a personale non esperto. Il progetto vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università di Cagliari, Porto Conte Ricerche e Sardegna Ricerche.

«La nostra iniziativa ha fin da subito suscitato l’interesse dei ricercatori isolani, che richiedevano di poter rivolgere all’emergenza in corso le loro competenze e le tecnologie disponibili - dice la commissaria la straordinaria di Sardegna ricerche, Maria Assunta Serra - . Oltre ai tre progetti avviati, altri sono in fase di definizione, e partiranno nelle prossime settimane, ma siamo pronti a esaminare nuove proposte da parte dei centri di ricerca e degli operatori sanitari. Ovviamente non parliamo di ricerca fondamentale o di base - ha precisato la commissaria -, ma dello sviluppo di tecnologie e metodiche esistenti e del loro adattamento alle caratteristiche di questo nuovo virus».



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