La Nuova Sardegna

Il Covid-19 spazza via 29mila assunzioni in Sardegna

Il Covid-19 spazza via 29mila assunzioni in Sardegna

Crollo dei contratti: 3mila in meno a settimana da inizio lockdown. Hotel e ristoranti: calo dell’80%

09 maggio 2020
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SASSARI. Ogni giorno che passa le curve vanno sempre più giù. Quella dei contagi e dei ricoverati, ed è un’ottima notizia, ma anche quella delle assunzioni. L’Aspal, Agenzia regionale politiche del lavoro, confronta in maniera puntuale i dati relativi all’emergenza Covid con analogo periodo dell’anno scorso. Il crollo è stato massiccio per effetto del lockdown che ha paralizzato le attività azzerando in un attimo i piccoli passi compiuti all’inizio del 2020 che facevano sperare in una crescita economica per l’isola. Ora i numeri sono tutti in negativo, con una situazione drammatica soprattutto per quanto riguarda il comparto turistico–ricettivo: la chiusura per l’emergenza sanitaria ha annullato l’inizio della stagione tra fine marzo e primi di aprile e tagliato le gambe ai lavoratori stagionali. Al momento il numero totale di assunzioni mancate ammonta a 29mila. A certificare questo dato è il quarto rapporto «Covid e impatto sul mercato del lavoro in Sardegna», elaborato dall’Osservatorio del mercato del lavoro dell'Aspal. Quando in Italia sono stati rilevati i primi casi, in Sardegna le assunzioni erano circa duemila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - rileva lo studio - ma poi la curva ha iniziato a scendere. Con il lockdown la decrescita è stata ancor più rapida: in media durante la chiusura totale ci sono state 3mila assunzioni in meno alla settimana rispetto al 2019. Il rapporto relativo ai primi quattro mesi del 2020 evidenzia che il settore più colpito è quello degli alberghi e ristoranti: il conto parla di 14.119 assunzioni in meno con un calo dell'80% rispetto allo scorso anno. Al secondo posto c’é l'istruzione con - 69% corrispondente a - 4.900 assunzioni, poi noleggio e servizi alle imprese - 58% (- 3917 assunzioni), trasporti - 66% (- 1327), costruzioni - 52% (- 1.962), attività artistiche - 73% (-1291). In controtendenza il settore dei servizi domestici che ha registrato un incremento delle assunzioni del 20% (+ 707). I contratti a tempo determinato hanno subito una flessione del 60% rispetto agli stessi mesi del 2019 (- 25.150) e quelli a tempo indeterminato del 59% (pari a - 4.521assunzioni).

I dati non tengono conto delle parziali aperture autorizzate a partire dal 4 maggio con l’avvio della fase 2 e che hanno rigurdato alcuni comparti come l’edilizia, l’abbigliamento e l’immobiliare. Sarà interessante vedere l’andamento della curva e il raffronto con lo stesso periodo dell’anno scorso per capire se l’economia sarda messa in ginocchio dal Covid-19 inizia a dare qualche primo e timido segnale di ripresa.

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