La Nuova Sardegna

Oristano, santo scortato dai carabinieri

di Piero Marongiu
Oristano, santo scortato dai carabinieri

Le forze dell’ordine cancellano la processione e rimandano il parroco a casa

11 maggio 2020
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ORISTANO. Le strade della frazione di Donigala Fenughedu erano coperte dai fiori sin dal mattino presto in onore del patrono Sant’Antonino Vescovo. Ma a calpestarli non sono stati il sacerdote e i fedeli ma il furgoncino che ha trasportato, in quasi totale solitudine, il simulacro del Santo. Le restrizioni imposte dai decreti governativi e regionali, infatti, non consentono deroghe neppure ai santi. La statua di Sant’Antonino, in un silenzio irreale, è stata issata sul cassone del furgoncino da lavoro messo a disposizione da un fedele del paese e, dopo la benedizione impartita dal sacerdote nel piazzale della chiesa, si è avviata mestamente lungo il tragitto previsto per far ritorno in chiesa dopo pochi minuti. Nessuna deroga al prete o ai membri del comitato per i festeggiamenti, rimasti rigorosamente a debita distanza l’uno dall’altro davanti alla chiesa, dove sostavano anche alcune delle donne che solitamente animano la liturgia domenicale. Le disposizioni sulla sicurezza e il rispetto del distanziamento sociale non transigono. Qualcuno si lascia sfuggire: «Tutto questo è assurdo». Il silenzio di una domenica che sarebbe dovuta essere di festa è stato infranto solo dal rumore del motore del furgoncino, guidato dal presidente del Comitato Federico Loddi, che ha percorso a passo d’uomo le strade del paese. A scortare la statua del Santo due pattuglie della polizia locale e una dei carabinieri mentre, a distanza e con discrezione, una pattuglia della polizia osservava che tutto si svolgesse nel rispetto delle norme. Lungo il percorso solo qualche devoto che sostava fuori dalla porta o era appostato alla finestra di casa, da dove, con espressione incredula, hanno seguito l’avanzare del furgoncino facendo il segno della croce o recitando una preghiera. I devoti di Sant’Antonino, rispettando le regole di sicurezza e indossando mascherine e guanti, avrebbero voluto accompagnare il loro Patrono in processione. Ma le nuove regole non hanno permesso che questo accadesse.

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