La Nuova Sardegna

GONNESA. Il mare trasporta in riva 35 chili di hascisc e li consegna direttamente alla polizia. L’ingente quantitativo di stupefacente era contenuto in una sorta di valigia artigianale con tanto di manico, avvolta in un sacco di iuta e impermeabilizzata con strati di nylon e nastro adesivo per pacchi. Un pacco come quello recuperato in mare dalla guardia di finanza una settimana fa ad Alghero, con dentro 40 chili di hascisc. Il nuovo pacco-droga, trasportato dalle correnti marine e dalle onde del mare sferzato dal maestrale, è andato ad arenarsi in prossimità della battigia di “Guroneddu”, sul litorale di Gonnesa. Ha attirato l’attenzione di un poliziotto del commissariato di Iglesias che, libero dal servizio, stava effettuando una passeggiata lungo costa. Galleggiava a pelo d’acqua e appariva abbastanza sospetto, per questo l’agente ha immediatamente avvisato i colleghi della Sezione Anticrimine del commissariato di Iglesias. I colleghi lo hanno raggiunto a “Guroneddu” percorrendo a piedi il tratto costiero piuttosto impervio e da una lacerazione nel tessuto che avvolgeva la strana valigia si intravedeva qualcosa del suo contenuto: erano panetti marron avvolti accuratamente con nastro adesivo per pacchi. Per recuperare il pacco, per via delle dimensioni e del peso, è stato chiesto l’intervento di una imbarcazione dell’Ufficio circondariale marittimo di Carloforte. Portato negli uffici del commissariato di Iglesias ed effettuate le analisi da parte della polizia scientifica, è stato accertato il contenuto: 35 chili di hascisc, divisi in panetti da circa 100 grammi ciascuno. Adesso sono in corso le indagini sulla provenienza della droga, presumibilmente parte di un traffico internazionale fra Marocco o Spagna e la Sardegna.

Due le ipotesi: è stato gettato in mare da un’imbarcazione di alto bordo (peschereccio o yacht) temendo un controllo da parte di forze dell’ordine oppure che sia stato lanciato deliberatamente in mare per essere recuperato a terra dai destinatari. (luciano onnis)