La Nuova Sardegna

Il no all’election day costerà 9 milioni

CAGLIARI. Il mancato Election day, domenica 20 settembre, costerà ai sardi nove milioni di euro in più. A denunciarlo è il consigliere regionale Valter Piscedda del Pd, che contesta la scelta della...

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CAGLIARI. Il mancato Election day, domenica 20 settembre, costerà ai sardi nove milioni di euro in più. A denunciarlo è il consigliere regionale Valter Piscedda del Pd, che contesta la scelta della giunta Solinas di non accorpare le elezioni amministrative al referendum per il taglio dei parlamentari. «Il Governo – scrive – ha deciso di far votare gli italiani in un’unica data. Invece la Regione vuole farci votare due volte e infatti farà slittare a ottobre le amministrative in 160 Comuni. Bene, questo giochetto della doppia tornata elettorale avrà un costo intorno ai nove milioni, interamente a carico dei sardi, e di sicuro lascerà diversi strascichi nel bilancio della Regione. Sarebbe bastato invece uniformarsi – prosegue Piscedda – per risparmiare e poi utilizzare i soldi in uno degli interventi destinati al rilancio economico e sociale all’indomani della pandemia». Per Piscedda è sconcertante anche la giustificazione del centrodestra sul perché voglia rinviare le amministrative da settembre a ottobre: «Non possiamo certo pretendere che i partiti preparino e presentino le liste alla vigilia di Ferragosto. Da non crederci. Invece – conclude il consigliere regionale del Pd – è stato proprio questo il tenore della risposta con cui il centrodestra ha replicato alle mie perplessità. Non ci sono altre parole da aggiungere».

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