La Nuova Sardegna

Chessa non ci sta: evitiamo allarmismi

Chessa non ci sta: evitiamo allarmismi

L’assessore: «Noi in campo da subito, ma sui ritardi la colpa è della burocrazia»

11 luglio 2020
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SASSARI. Gianni Chessa ci è rimasto male e non lo nasconde. L’attacco frontale da parte di Federalberghi non se lo aspettava. «Non è vero che la Regione è assente, sul comparto turistico siamo molto presenti». Ammette i ritardi nei pagamenti ma se c’è un colpevole non si chiama Regione ma burocrazia. «È vero, il bando Lunga estate 2019 è in ritardo, dipende dall’assessorato al Lavoro. Ma proprio due giorni fa abbiamo approvato l’accordo con la Bei che porterà nelle casse regionali 200 milioni di euro. Tutti fondi nostri, zero dello Stato. Ecco perché mi è dispiaciuto leggere le parole dell’amico Paolo Manca. Parole che non fanno male a noi ma a tutta la Sardegna». Chessa rivendica l’impegno della giunta nell’emergenza post Covid. «Abbiamo messo noi i soldi sia per la cassa integrazione che per il rilancio del comparto alberghiero. Certo, manca ancora la liquidità, colpa della burocrazia».

C’è anche un altro aspetto che l’assessore al Turismo contesta e riguarda la scarsa presenza di stranieri. «Ma è in tutto il mondo che è così, Manca lo deve capire – dice Chessa –. La pandemia c’è ancora e la gente ha paura di mettersi su una nave o su un aereo. Sono vuote Parigi, Firenze, Napoli, Venezia. In Trentino sono disperati. La Sardegna non è la regione con i numeri peggiori. C’è un calo mondiale. Non resta che aspettare: forse la Russia riapre il 1 agosto, l’America invece no. Sbaglia Federalberghi a parlare di crollo, in questo momento servirebbe mandare altri messaggi». Anche perché l’assessore è convinto che da metà luglio ci sarà una ripresa. «Questo sarà l’anno del last minute e da metà mese inizierà la fase di recupero. Ed è per questo che - eravamo ancora in piena pandemia - ho deciso di spostare tutti i grandi eventi a settembre, ottobre, novembre. In questo modo potremo recuperare i mesi di spalla persi». Poi l’assessore si lancia nelle previsioni. «Oggi stanno arrivando 8mila passeggeri al giorno a Cagliari e a Olbia, circa 2mila ad Alghero. Con un po’ di fortuna, i soldi dell’accordo Bei e il piano di comunicazione con cui raggiungeremo 20-30 milioni di utenti, possiamo puntare a recuperare 6-7 milioni di presenze da qui a ottobre». L’ultimo messaggio è ancora per Manca. «Basta allarmismi, non affossiamoci tra sardi come siamo soliti fare, parliamo i di quanto stiamo recuperando. Perché un recupero è un guadagno, visto che solo un mese fa sembrava tutto perso. Ma basta scaricare accuse alla Regione: non è colpa nostra se un privato non riesce a conservarsi i suoi clienti». (al.pi.)

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