La Nuova Sardegna

Regione sotto accusa forestali verso lo sciopero

di Claudio Zoccheddu
Regione sotto accusa forestali verso lo sciopero

I sindacati annunciano lo stato di agitazione: «In ballo c’è il futuro del Corpo»

12 luglio 2020
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SASSARI. È un annuncio che fa paura, perché arriva nel bel mezzo della campagna antincendio. Il Corpo forestale ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale, allegando l’intenzione di trasformare la mobilitazione in qualcosa di più eclatante, come uno sciopero che lascerebbe l’isola pericolosamente scoperta dal controllo sul fronte degli incendi.

I punti chiave. La scelta di annunciare lo stato di agitazione è stata formalizzata ieri dalle organizzazioni sindacali Cgil-Fp, Uil-Fpl, Saf, Sadirs, Siad, Cisl, Fendres-Safor e Fedro dopo aver “rilevano il mancato concretizzarsi degli impegni assunti e l’assenza di risposte certe alle problematiche urgenti ed indifferibili più volte rappresentate”. Sul tavolo c’è quindi la mancata attribuzione dell’indennità di funzione, che viene percepita dalle altre forze di polizia e dagli appartenenti ai Corpi forestali di Regioni e Provincie Autonome come riconoscimento del ruolo e delle funzioni specifiche svolte da agenti, sottufficiali ed ufficiali. Poi c’è la questione del ricambio generazionale che non sembra essere garantito dalla Regione, perlomeno secondo i sindacati che chiedono “concorsi interni e contestualmente quelli pubblici per l’assunzione di nuovo personale, indispensabile per rinnovare l’organico ed assicurare la presenza del Corpo in tutti i territori della Sardegna. Da discutere anche la normativa pensionistica statale riservata alle forze di polizia. I sindacati chiedono un confronto con il governo per l’applicazione della misura al personale della Forestale, in particolare a chi è già andato in pensione.

Le altre richieste. I sindacati mettono a fuoco anche le altre rivendicazioni come l’attivazione di una “immediata sessione di contrattazione per il riconoscimento delle funzioni specialistiche finora svolte dal personale con indebiti carichi di responsabilità”, il riconoscimento economico delle funzioni di pubblica sicurezza, l’indennità di ordine pubblico) svolte in relazione all’emergenza Covid-19, la rivisitazione e l’adeguamento delle misure studiate per fronteggiare la campagna antincendi rispetto agli aspetti normativi e di sicurezza sul lavoro. Per finire, i sindacati chiedono un servizio di ristoro nelle basi degli elicotteri e nelle strutture operative della Forestale oltre alla fornitura di acqua potabile per il personale.

La protesta. I sindacati annunciano una serie di iniziative, tra cui una richiesta di incontro con il presidente della giunta regionale ma anche una serie di assemblee territoriali del personale che sfoceranno in una manifestazioni davanti alla sede del consiglio regionale. C’è poi l’astensione del personale dal lavoro ma anche la puntuale osservanza dei compiti in base all’attuale inquadramento, una scelta che dovrebbe evidenziare lo stato di profondo malessere che anima il personale della Forestale ma che ha lo scopo di ottenere adeguate condizioni di sicurezza sul lavoro, oltre a una maggiore efficacia operativa a favore dell’ambiente e a servizio dei cittadini.

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