La Nuova Sardegna

In arrivo anche nell’isola i treni green

In arrivo anche nell’isola i treni green

La Sardegna tra le regioni interessate dal piano di investimenti di 960 milioni di Ferrovie dello Stato, 450 finanziati da Bei

25 luglio 2020
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SASSARI. C’è anche la Sardegna, area tra le più arretrate d’Italia per quanto riguarda i collegamenti su rotaia, tra le regioni beneficiarie del piano di investimenti del gruppo ferrovie dello Stato che sarà sostenuto dalla Banca europea per gli investimenti (Bei): 450 milioni di euro a livello nazionale per i nuovi convogli ferroviari destinati al settore del trasporto regionale di Trenitalia: treni meno inquinanti, più efficienti e dei quali per circa la metà usufruirà il Sud Italia, oltre all’Isola l’operazione interessa anche Calabria, Lazio, Molise, Sicilia, Toscana e Valle d'Aosta. L’accordo è stato annunciato ieri con una nota comune firmata dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, e dall’amministratore delegato e direttore generale di Fs Italiane, Gianfranco Battisti. La prima tranche di 150 milioni di euro è stata già perfezionata attraverso la sottoscrizione di un corporate bond che attingerà al Programma Emtn di Fs. L’operazione finanzierà l’acquisto dei primi 43 convogli ordinati sui 135 totali del piano di investimenti Trenitalia. I nuovi treni copriranno le tratte interne in numerose regioni italiane; 135 convogli ibridi con tre o quattro carrozze passeggeri.

L’investimento complessivo di Trenitalia per tali tipologie di treni è di circa 960 milioni per il rinnovo della flotta regionale in quelle tratte in cui l'elettrificazione delle linee non è ancora stata completata. I treni saranno equipaggiati con motori di ultima generazione per linee non elettrificate, come sono quelle sarde, con pantografo per linee elettrificate e con batterie per percorrere l’ultimo miglio su linee non elettrificate evitando così l’uso del carburante e le relative emissioni in prossimità dei centri abitati. Per la Bei l'operazione risponde completamente alla nuova missione come «Banca del clima», il cui obbiettivo è quello di investire 1.000 miliardi nel contrasto al cambiamento climatico, in tutti i settori economici nel decennio 2020-2030. «Grazie al rinnovamento della flotta regionale di Trenitalia, contiamo di ridurre ogni anno 600 milioni di tonnellate di anidride carbonica in atmosfera e di togliere 400mila auto dalle strade italiane - spiega Gianfranco Battisti di Fs Italiane -. Proseguiamo il piano di investimenti per rinnovare la flotta dei treni regionali che in questo momento rappresenta una nostra grande priorità. I nuovi treni avranno degli standard molto alti ed ecologicamente sostenibili e rappresenteranno quel tassello in più che cambierà il modo di viaggiare dei pendolari in Italia». «Abbiamo una lunga tradizione di lavoro con il Gruppo Ferrovie dello Stato – dice Scannapieco, Bei – Ricordo ad esempio che la Bei è stata negli scorsi decenni il principale finanziatore dell'Alta velocità ferroviaria Napoli-Milano. Negli ultimi anni questa tradizione è continuata e si rinnova ora con un'operazione che permetterà a milioni di passeggeri di viaggiare su treni nuovi e assai meno inquinanti rispetto al passato, nel rispetto della missione che la Bei si è data di Banca del clima». (a.palm.)

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