La Nuova Sardegna

Covid, tamponi nei laboratori privati la Regione Sardegna dà il via libera

di Alessandro Pirina
Covid, tamponi nei laboratori privati la Regione Sardegna dà il via libera

Le strutture accreditate dovranno avere macchinari specifici per eseguire l’esame. Potranno farne richiesta anche gli asintomatici muniti di prescrizione medica

10 settembre 2020
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SASSARI. Arriva la notizia che molti sardi aspettavano: i laboratori privati accreditati potranno eseguire i tamponi ai cittadini che ne fanno richiesta dietro prescrizione medica. Una svolta che consentirà a tutti - e non solo a chi presenta sintomi del Covid - di poter effettuare il tampone oro/rino faringeo. Finora infatti era possibile accertare la positività al Sars-Cov-2 solo al Mater Olbia, anche se la struttura privata del Qatar si era dovuta fermare dopo 5 giorni perché 4 dipendenti avevano contratto il virus. Da oggi il Mater è di nuovo operativo con il servizio “drive in”, ma a breve saranno attivi anche altri laboratori privati in tutta l’isola. A stabilirlo è stata la giunta regionale, che, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato le linee di indirizzo che definiscono le procedure per l’individuazione delle strutture idonee all’esecuzione dei test e gli adempimenti a cui gli stessi laboratori dovranno attenersi. Perché ovviamente non tutti saranno autorizzati a eseguire il tampone. I laboratori privati che vorranno offrire il servizio dovranno fare specifica manifestazione di interesse alla Regione e dimostrare di avere tutti i requisti necessari, perché il tampone impone l’utilizzo di macchinari specifici. Inoltre, le strutture che avranno l’obbligo di comunicare dati ed eventuali positività riscontrate al sistema sanitario pubblico per consentire l’attivazione di tutte le misure necessarie alle indagini epidemiologiche e di prevenzione.

«Potenziamo il sistema di accertamento diagnostico sul nostro territorio a beneficio dei sardi», dice il governatore Christian Solinas, che ricorda come già a maggio la giunta avesse presentato in Conferenza Stato-Regioni la proposta per estendere ai laboratori privati l’esecuzione del test molecolare. Una richiesta che poi ad agosto è stata ribadita al ministero della Salute. «Nelle more di una risposta definitiva da Roma – precisa il presidente – abbiamo deciso di intervenire e lo abbiamo fatto con criterio e buon senso. Il controllo della sanità pubblica sull’attività diagnostica realizzata dai laboratori privati sarà preminente. Un servizio in più che sarà dato ai cittadini nella massima sicurezza». «Nel rispetto delle direttive finora emanate dal ministero – dichiara l’assessore Mario Nieddu – abbiamo ritenuto opportuno dare la possibilità ai laboratori privati accreditati dalla Regione di svolgere un’attività al di fuori degli ordinari controlli della sanità pubblica, consentendo ai cittadini che non hanno i sintomi della malattia di sottoporsi autonomamente e volontariamente al test. Oltre a dare uno strumento di sicurezza in più utilizzabile da chiunque lo desideri, rispondiamo all’esigenza di tutte quelle persone che per particolari motivi, di lavoro o per spostamenti all’estero, necessitano di avere libero accesso ai tamponi». Nieddu però ribadisce che il ruolo cardine della sanità pubblica resterà inalterato. «Chiunque abbia il sospetto di essere entrato in contatto con un caso positivo – spiega l’assessore – o riscontri sintomi compatibili con il Covid, dovrà rivolgersi alle strutture pubbliche ed essere preso in carico da queste secondo le modalità previste e messe in campo sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria».

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