La Nuova Sardegna

Volontario muore in auto: andava a spegnere un rogo

di Luciano Onnis
Volontario muore in auto: andava a spegnere un rogo

Fuori strada con l’auto della Protezione civile: aveva 19 anni. Grave la collega

18 settembre 2020
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PABILLONIS . Aveva solo 19 anni ed era un volontario della Protezione civile. Alessandro Diana, di Pabillonis, è morto tragicamente mentre andava a spegnere un incendio nelle campagne del paese assieme a un’altra volontaria. Sono finiti fuori strada con il Defender Land Rover di servizio, che si è ribaltato in una piccola scarpata sul bordo della carreggiata dopo aver abbattuto un albero. Il ragazzo, seduto nel posto del passeggero, è deceduto sul colpo; la donna, la compaesana Maria Vittoria Emili di 57 anni, che era alla guida, è rimasta gravemente ferita e trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari. Le sue condizioni sono critiche, la sua vita appesa a un filo. L’incidente è accaduto intorno alle 17,30 a meno di un chilometro da Pabillonis, sulla provinciale 69 per Sardara, in prossimità del ponte sul Rio Malu. Alla sezione dei volontari della ProCiv è arrivata la segnalazione di un principio di incendio nelle campagne del paese, fra la stazione ferroviaria distante circa 2 chilometri, e l’area termale di Santa Maria Acquas.

In quel momento nel turno degli operatori c’erano appunto Alessandro Diana, un po’ la mascotte dell’associazione per la sua giovanissima età, e la più esperta collega. Senza esitazioni hanno indossato le tute di servizio e sono partiti. Alla guida si è messa la donna, abilitata alla conduzione del veicolo di soccorso, e si sono diretti verso la località segnalata dal Cor regionale. Hanno percorso appena un chilometro e mezzo dall’uscita del paese quando sul lungo tratto di rettilineo è accaduto qualcosa che non è stato possibile accertare. Il mezzo antincendio è diventato una scheggia ingovernabile, ha abbattuto un alberello della fila di eucalipti a bordo strada e si è ribaltato almeno due volte, arrestandosi infine ruote all’aria. I due occupanti sono rimasti prigionieri dell’abitacolo, ridotto a un groviglio di lamiere informi. Il primo automobilista di passaggio sulla provinciale si è accorto dell’accaduto e non ha esitato a dare l’allarme ai carabinieri e al 118. Il tam tam dei soccorsi ha fatto arrivare i militari dell’Arma del paese e i colleghi del nucleo radiomobile della Compagnia di Villacidro, due ambulanze di cui una medicalizzata dall’ospedale di San Gavino, i vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri. Purtroppo per l’occupante il sedile del passeggero, appunto Alessandro Diana, non c’era più niente da fare, deceduto presumibilmente sul colpo. La conducente del Defender, anche lei incastrata fra le lamiere dell’abitacolo, è stata estratta dai vigili del fuoco e affidata al personale medico. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e per questo è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso per un trasporto urgentissimo in ospedale. Venti minuti di volo e l’eliambulanza è atterrata al Brotzu, dove la ferita è stata trasferita nel reparto di rianimazione in stato comatoso. La notizia della tragedia si è sparsa in breve tempo in tutto il paese ed è cominciata una mesta processione verso il luogo della tragedia. Particolarmente toccante l'arrivo dei familiari, dei parenti e degli amici del ragazzo, disperati e increduli davanti alla disgrazia che ha spezzato la vita di un giovanissimo volontario.

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