Inchiesta sulla Lega, spunta una villa in Costa
L’immobile sarebbe stato acquistato nel 2018 con le donazioni del 2 per mille destinate al partito
2 MINUTI DI LETTURA
OLBIA. Arriva anche ad Olbia l’inchiesta sui fondi della Lega. Qui, esattamente in località Cugnana, c’è una villa che sarebbe stata acquistata nel 2018 con soldi provenienti dalle donazioni del 2 per mille dati dalla Lega di Salvini a Francesco Barachetti, titolare della Barachetti service di Casnigo, paese della Val Seriana (in provincia di Bergamo), fornitore del partito dal 2016. In pratica, anziché essere destinati a finanziare l’attività del partito, i contributi pubblici del 2 per mille, sarebbero finiti nell’acquisto della villa in Sardegna, ritornando in parte, dopo un lungo giro, anche ai commercialisti del partito arrestati nella recente inchiesta della procura di Milano sull’immobile venduto alla fondazione Lombardia film commission, controllata dalla regione, al doppio del valore reale.
A rivelarlo è un’inchiesta giornalistica che verrà trasmessa oggi su Rai 3 da Presa diretta, il programma condotto da Riccardo Iacona. Nel servizio del giornalista Danilo Procaccianti vengono ricostruiti i movimenti dei flussi dei soldi della Lega, alla luce dell’inchiesta della procura di Milano che vede, appunto, indagati alcuni commercialisti del partito e lo stesso Barachetti. L’inchiesta giornalistica di Presadiretta – anticipata ieri dal Fatto quotidiano e da Domani – arriva fino ad Olbia. La storia parte dai 311mila euro del partito, frutto del 2 per mille, che, secondo la ricostruzione della trasmissione di Raitre, sono stati versati dalla Lega a Barachetti che li ha usati per acquistare la villa da un altro fornitore di punta della Lega, Marzio Carrara, e da questi successivamente girati in parte allo studio Dea consulting dei commercialisti bergamaschi Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, sotto inchiesta per il caso Lombardia film commission.
«Non conosco Barachetti e non so nulla di questa villa – commenta il capogruppo della Lega in consiglio regionale Dario Giagoni – Non è corretto fare considerazioni rapide quando c’è un’inchiesta in corso. Posso però dire che, nel caso la magistratura accerti un cattivo utilizzo dei soldi del partito da parte di qualcuno, è bene che il responsabile o i responsabili ne rispondano in tribunale. Essendo io un figlio dell’Arma ho la massima fiducia nella magistratura». (t.s.)
A rivelarlo è un’inchiesta giornalistica che verrà trasmessa oggi su Rai 3 da Presa diretta, il programma condotto da Riccardo Iacona. Nel servizio del giornalista Danilo Procaccianti vengono ricostruiti i movimenti dei flussi dei soldi della Lega, alla luce dell’inchiesta della procura di Milano che vede, appunto, indagati alcuni commercialisti del partito e lo stesso Barachetti. L’inchiesta giornalistica di Presadiretta – anticipata ieri dal Fatto quotidiano e da Domani – arriva fino ad Olbia. La storia parte dai 311mila euro del partito, frutto del 2 per mille, che, secondo la ricostruzione della trasmissione di Raitre, sono stati versati dalla Lega a Barachetti che li ha usati per acquistare la villa da un altro fornitore di punta della Lega, Marzio Carrara, e da questi successivamente girati in parte allo studio Dea consulting dei commercialisti bergamaschi Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, sotto inchiesta per il caso Lombardia film commission.
«Non conosco Barachetti e non so nulla di questa villa – commenta il capogruppo della Lega in consiglio regionale Dario Giagoni – Non è corretto fare considerazioni rapide quando c’è un’inchiesta in corso. Posso però dire che, nel caso la magistratura accerti un cattivo utilizzo dei soldi del partito da parte di qualcuno, è bene che il responsabile o i responsabili ne rispondano in tribunale. Essendo io un figlio dell’Arma ho la massima fiducia nella magistratura». (t.s.)