Sui bus come sardine: dilaga lo sciopero
Distanziati a scuola, compressi e appiccicati sui mezzi di trasporto pubblico: gli studenti non ci stanno e la loro protesta dilaga, soprattutto nel sud dell’isola. Ieri hanno “scioperato” i ragazzi...
18 ottobre 2020
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Distanziati a scuola, compressi e appiccicati sui mezzi di trasporto pubblico: gli studenti non ci stanno e la loro protesta dilaga, soprattutto nel sud dell’isola. Ieri hanno “scioperato” i ragazzi che frequentano le scuole del Medio Campidano. Ieri non si sono presentati in classe moltissimi studenti che frequentano il liceo Marconi-Lussu di San Gavino Monreale e del liceo classico linguistico Piga di Villacidro. In tanti si sono rifiutati di utilizzare un sistema di trasporto che sembra fatto apposta per far dilagare il contagio invece che contenerlo.
Ma il legittimo malumore dei pendolari riguarda tantissime comunità della Sardegna. Al fianco degli studenti si schiera, con un duro post sui social, il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis: «Sublime risposta dell’Arst ai sindaci della Marmilla, che chiedono più corse per evitare l’ammassarsi degli studenti in autobus. La risposta è questa. “Si comunica che i monitoraggi effettuati non hanno evidenziato problematiche significative. È stato sempre rispettato quanto previsto dall’attuale Dpcm che consente il riempimento dei bus fino al 100% dei posti a sedere e all’80% dei posti totali autorizzati dalla carta di circolazione (in piedi + seduti). Arst proseguirà con l’attività di verifica e qualora dovessero riscontrarsi delle condizioni differenti saranno predisposti i necessari interventi”». Secondo il sindaco Onnis la risposta dell’Arst alle giuste rimostranze degli stduenti e degli amministratori locali è un tentativo di «negare la realtà per negare il problema. Fine della discussione. E i genitori, rassegnati, porteranno a scuola i figli, spendendo tempo, energie e denaro, perché questa gente ha passato mesi a far finta di nulla». «Pessimi», conclude il sindaco di Villanovaforru.
Ma il legittimo malumore dei pendolari riguarda tantissime comunità della Sardegna. Al fianco degli studenti si schiera, con un duro post sui social, il sindaco di Villanovaforru, Maurizio Onnis: «Sublime risposta dell’Arst ai sindaci della Marmilla, che chiedono più corse per evitare l’ammassarsi degli studenti in autobus. La risposta è questa. “Si comunica che i monitoraggi effettuati non hanno evidenziato problematiche significative. È stato sempre rispettato quanto previsto dall’attuale Dpcm che consente il riempimento dei bus fino al 100% dei posti a sedere e all’80% dei posti totali autorizzati dalla carta di circolazione (in piedi + seduti). Arst proseguirà con l’attività di verifica e qualora dovessero riscontrarsi delle condizioni differenti saranno predisposti i necessari interventi”». Secondo il sindaco Onnis la risposta dell’Arst alle giuste rimostranze degli stduenti e degli amministratori locali è un tentativo di «negare la realtà per negare il problema. Fine della discussione. E i genitori, rassegnati, porteranno a scuola i figli, spendendo tempo, energie e denaro, perché questa gente ha passato mesi a far finta di nulla». «Pessimi», conclude il sindaco di Villanovaforru.
