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Design, natura e ergonomicità: il tappetino del mouse è di marmo
di Giovanni Dessole
L'idea del sassarese Massimilano Rubattu
09 novembre 2020
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SASSARI. Natura. Design. Intuizione. Passione. Elementi fusi insieme a dar vita ad un’idea innovativa che affonda le radici nel marmo, roccia che tempo e condizioni ambientali farebbero risalire agli albori della terra stessa, circa 4,56 miliardi di anni fa. Un contrasto armonico fra passato e futuro, che al presente si realizza in Marm+Ouse: un supporto per mouse, in marmo. La natura fornisce la materia. L’idea è di Massimiliano Rubattu, estroso e dinamico sassarese classe 1969. Studi artistici, un’avviata avventura imprenditoriale nel campo della progettazione e arredamento (Sinetempore), una passione che nel 2020 sfocia nel suo primo oggetto di design, Marm+Ouse appunto.
Frutto della quotidianità. «Nulla accade per caso eppure questa è un’idea che nasce casualmente, dalla quotidianità e in risposta alle esigenze della mia professione. Usiamo in tanti il mouse, su scrivanie di varia superficie. Le opacizziamo e segniamo spesso in maniera irreversibile. In alcuni casi invece, vedi l’alluminio laminato, il mouse non funziona. È accaduto anche a me. L’esperienza empirica stimola l’ingegno. Mi sono ritrovato fra le mani un campione di marmo alto due centimetri che utilizziamo per alcuni dei nostri lavori. L’ho usato come supporto al mouse e mi sono accorto che funzionava perfettamente, permettendo fra l’altro al polso di lavorare in maniera rialzata rispetto al piano, ideale per chi passa ore ed ore al computer». La scintilla è scoccata. Massimiliano Rubattu approfondisce il tema.
Omaggio alla natura. Ama i materiali naturali, dal legno alla pietra. Indaga proprio fra pieghe e venature delle pietre millenarie di Sardegna ed oltre. Indaga sul marmo e su frammenti «mai uguali uno all’altro, ognuno con la sua storia. Ogni pezzo è unico. È sostenibile. Non inquina. Ha un valore che va oltre il peso materiale. Ho cercato in rete possibili corrispondenze alla mia idea, non esiste nulla di simile se non tappetini in gomma stampati in stile marmo realizzati da un’azienda inglese». Nulla, come detto, è lasciato al caso. Affinato il concetto, sposato lo stesso a una filosofia ben precisa, si parte dal recupero di materiali che spesso vengono “scartati” dai marmisti in fase di lavorazione. “Scarti” bellissimi, che mostrano nodi e venature d’impatto come fossero un quadro a tinte naturali. Il packaging è scatola elegante (apertura effetto ventosa in stile I-phone) che all’interno ha forma di cornice in gommapiuma a preservare l’oggetto e preservarlo. Le dimensioni sono 20 cm per 20 cm - a ricordare l’anno in corso - e garantire spazi utili al lavoro, rilassamento alla mano e spostamenti del cursore rapidi e precisi.
Responsabilità. «Volevo fosse qualcosa di significativo. Che avesse particolari canoni di forma, funzione, ergonomia e prestigio. Che fosse riutilizzabile, riciclabile. Che racchiudesse in sé il valore della responsabilità: chi lo acquista o lo riceve in dono diventa custode di una piccola parte della nostra terra. Un oggetto che dura per sempre, esperienza senza fine accessibile a tutti anche nel costo. Sto lavorando alla personalizzazione, sfruttando la tecnica del tatuaggio e l’inchiostro di china».
L’inverno porterà in dote edizioni limitate e speciali realizzate in materiali particolarissimi. Un primo passo verso un domani nel segno di una dimensione startup aperta al mondo dell’innovazione progettuale. Con un risvolto orientato alla solidarietà fra imprenditori: «Faccio parte dell’Associazione www.imprenditorenonseisolo.it, che aiuta i colleghi in difficoltà. Non con il denaro, ma con le parole, con indicazioni su marketing e gestione aziendale e finanziaria. Io sono un volontario, offro loro quel che so e quel che faccio. Spesso serve solo dare una speranza a chi ha deciso di chiudere e invece può provare a rilanciarsi. Una parte del ricavato dalla vendita di Marm+Ouse sarà devoluta in beneficenza a questo progetto».
Frutto della quotidianità. «Nulla accade per caso eppure questa è un’idea che nasce casualmente, dalla quotidianità e in risposta alle esigenze della mia professione. Usiamo in tanti il mouse, su scrivanie di varia superficie. Le opacizziamo e segniamo spesso in maniera irreversibile. In alcuni casi invece, vedi l’alluminio laminato, il mouse non funziona. È accaduto anche a me. L’esperienza empirica stimola l’ingegno. Mi sono ritrovato fra le mani un campione di marmo alto due centimetri che utilizziamo per alcuni dei nostri lavori. L’ho usato come supporto al mouse e mi sono accorto che funzionava perfettamente, permettendo fra l’altro al polso di lavorare in maniera rialzata rispetto al piano, ideale per chi passa ore ed ore al computer». La scintilla è scoccata. Massimiliano Rubattu approfondisce il tema.
Omaggio alla natura. Ama i materiali naturali, dal legno alla pietra. Indaga proprio fra pieghe e venature delle pietre millenarie di Sardegna ed oltre. Indaga sul marmo e su frammenti «mai uguali uno all’altro, ognuno con la sua storia. Ogni pezzo è unico. È sostenibile. Non inquina. Ha un valore che va oltre il peso materiale. Ho cercato in rete possibili corrispondenze alla mia idea, non esiste nulla di simile se non tappetini in gomma stampati in stile marmo realizzati da un’azienda inglese». Nulla, come detto, è lasciato al caso. Affinato il concetto, sposato lo stesso a una filosofia ben precisa, si parte dal recupero di materiali che spesso vengono “scartati” dai marmisti in fase di lavorazione. “Scarti” bellissimi, che mostrano nodi e venature d’impatto come fossero un quadro a tinte naturali. Il packaging è scatola elegante (apertura effetto ventosa in stile I-phone) che all’interno ha forma di cornice in gommapiuma a preservare l’oggetto e preservarlo. Le dimensioni sono 20 cm per 20 cm - a ricordare l’anno in corso - e garantire spazi utili al lavoro, rilassamento alla mano e spostamenti del cursore rapidi e precisi.
Responsabilità. «Volevo fosse qualcosa di significativo. Che avesse particolari canoni di forma, funzione, ergonomia e prestigio. Che fosse riutilizzabile, riciclabile. Che racchiudesse in sé il valore della responsabilità: chi lo acquista o lo riceve in dono diventa custode di una piccola parte della nostra terra. Un oggetto che dura per sempre, esperienza senza fine accessibile a tutti anche nel costo. Sto lavorando alla personalizzazione, sfruttando la tecnica del tatuaggio e l’inchiostro di china».
L’inverno porterà in dote edizioni limitate e speciali realizzate in materiali particolarissimi. Un primo passo verso un domani nel segno di una dimensione startup aperta al mondo dell’innovazione progettuale. Con un risvolto orientato alla solidarietà fra imprenditori: «Faccio parte dell’Associazione www.imprenditorenonseisolo.it, che aiuta i colleghi in difficoltà. Non con il denaro, ma con le parole, con indicazioni su marketing e gestione aziendale e finanziaria. Io sono un volontario, offro loro quel che so e quel che faccio. Spesso serve solo dare una speranza a chi ha deciso di chiudere e invece può provare a rilanciarsi. Una parte del ricavato dalla vendita di Marm+Ouse sarà devoluta in beneficenza a questo progetto».
