La Nuova Sardegna

I giorni del valzer delle ordinanze

di Roberto Petretto
I giorni del valzer delle ordinanze

Cosa è accaduto tra il 10 e il 16 agosto. Dal Comitato scientifico nessun commento

11 novembre 2020
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SASSARI. Cosa è accaduto in quei giorni riscaldati da sole e polemiche della prima metà di agosto? Seguendo le radici del caso che sta scuotendo la Regione si deve tornare sino al 15 luglio, giorno in cui il presidente Solinas firma l’ordinanza numero 34 che, da quella data, consente «sagre, fiere e feste paesane» oltre alle attività «in discoteche o altri locali assimilabili all’intrattenimento, esclusivamente all’aperto». È il segnale che gestori di discoteche attendevano. Il provvedimento deroga alle linee dettate dal ministero della Salute e anche altre Regioni decidono di aprire le danze. Le notti d’estate passano rapide e si arriva in un lampo a ad agosto. Da Carloforte e da San Teodoro arrivano segnalazioni allarmanti. I sindaci chiedono una stretta e in un primo momento Solinas sembra uniformarsi alle decisioni del governo centrale che, il 10 agosto, conferma lo stop alle discoteche. La Regione potrebbe derogare, ma prende tempo. L’11 però Solinas firma l’ordinanza 38 che «sentito il Comitato tecnico scientifico», consente alle «attività che abbiano luogo in discoteche o locali assimilabili» di andare avanti. È l’ordinanza finita sotto la lente della Procura di Cagliari, quella frutto delle «pressioni» di cui hanno parlato a report Angelo Cocciu e Giovanni Satta.

All’origine di quella decisione c’è stato o no il parere del Comitato tecnico? Impossibile avere conferme o smentite dagli esperti scelti dalla Regione: nessuno rilascia dichiarazioni. Probabilmente lo faranno solo con i magistrati. Così come è probabile che la Regione punti a evidenziare il tempo limitato in cui l’ordinanza è rimasta in vigore: quattro giorni. Il 12 agosto, giorno in cui l’ordinanza entra in vigore, si registra il peggior dato nel numero di contagi da aprile: 20. Il 13 agosto, con l’ordinanza n° 40, Solinas precisa che oltre alle discoteche aperte possono continuare a svolgersi feste e sagre. Ma la situazione sanitaria sta peggiorando e le discoteche un po’ ovunque (non solo in Sardegna), vengono viste come luogo ideale per il contagio. Il 16 agosto il ministro Speranza dice basta alla deroghe delle Regioni. Lo stesso giorno Solinas firma l’ordinanza numero 41: «Sono sospese le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche». Il rito del Ferragosto è salvo. La pandemia riprende forza.

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