La Nuova Sardegna

Patto con i prof Non copiamo dateci fiducia - Le cinque domande

di Andrea Ruzzeddu
Patto con i prof Non copiamo dateci fiducia - Le cinque domande

La politica ha investito tanto sulle scuole, perché ora decide di chiuderle?

12 novembre 2020
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Ecco le cinque domande alle quali cerco anche di dare una risposta. In ambiente scolastico dove s’insegnano i valori e il loro rispetto, mi sembra che proprio coloro che si fanno portavoce di questo non li conoscano. Parlo della fiducia e della lealtà. In questo periodo di didattica a distanza, perché molti professori non hanno fiducia negli alunni? La risposta è prevedibile: durante una verifica a distanza è più probabile che gli alunni copino utilizzando i più svariati metodi, dunque a una prova di questo tipo non si può dare lo stesso peso di una in presenza. Per far fronte a ciò esistono i software anti-plagio, utilizzati da anni da università di spicco come la Bocconi a Milano. Se siete terrorizzati da un possibile “ctrl+c e ctrl+v”, potete fare un’interrogazione in modo che ci siano meno possibilità di sguazzare in Internet. Dopo questo, tra me studente e Lei docente si deve mettere in mezzo la lealtà. Se copio ci perdo solo io che non saprò in futuro quell’argomento. Non si studia per ottenere delle medaglie rappresentate dai voti o per elevare la propria reputazione davanti ai prof, si studia per capire e soprattutto per se stessi.

Perché avete deciso di investire sulla scuola e invece ora la chiudete?

Non investivate così da anni, anzi, era il primo settore dal quale i soldi venivano presi perché servivano per altri importanti motivi. Avete dato fondi alle scuole sperando in una ripresa generale e in una riduzione degli indici di contagio. Così sarebbe stato se non aveste dato il via libera al divertimento per tutta l’estate. Se aveste mantenuto le frontiere aperte solo per motivi straordinari e tenuto chiusi i luoghi di movida (discoteche, night bar ecc.), adesso potremmo vivere una vita più o meno normale. Ma d’altra parte il Presidente Conte ha ragione a dire che non è infallibile - nessuno di noi lo è - forse avrebbe dovuto dare più peso alle previsioni di scienziati e statisti.

Perché ci fermate adesso che siamo in grado di raggiungere un livello di conoscenza mai immaginato, che possiamo fare molte cose con uno schiocco di dita grazie alla tecnologia avanzata? Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe arrivata una pandemia globale. Chi l’avrebbe mai detto. Ma anche questo è un problema e va affrontato insieme. Ma quello che non riesco a capire è: Come fate a fidarvi di una generazione di “ignoranti”? “Voi avete diritto a un’istruzione e l’assicurarlo tramite la didattica a distanza è un fallimento per la società perché non è un metodo efficace”. Così disse la mia professoressa con molto pathos. Oggi sono a casa ma sono anche a “scuola” collegato dal mio pc e sarò in questa situazione per tre settimane. Chi mi assicura che, finito questo breve periodo, noi torneremo fisicamente in classe? È già successo: prima due settimane, poi un mese, poi due, fino ad arrivare a terminare l’anno da casa. Suona come una barzelletta ma credo che succederà di nuovo. InBUONA fede, Andrea.

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