La Nuova Sardegna

A Sassari meno zucchero e un po’ di prezzemolo

A Sassari meno zucchero e un po’ di prezzemolo

La tradizione sassarese vuole che nelle formaggelle ci vada anche un po' di prezzemolo e un po' meno zucchero. Ma è molto raro che le troviate in commercio. Nei paesi a tradizione agropastorale ci...

13 novembre 2020
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La tradizione sassarese vuole che nelle formaggelle ci vada anche un po' di prezzemolo e un po' meno zucchero. Ma è molto raro che le troviate in commercio. Nei paesi a tradizione agropastorale ci sono alcuni artigiani che cercano di interpretarle in chiave moderna. Chi le fa grandi, chi piccole. Alcune sono buone, altre meno. Da Siligo a Nulvi, da Ozieri a Oristano, nel periodo pasquale c'è chi le propone in pasticceria. Ma tradizionalmente si tratta di un dolce da fare e consumare in famiglia. Hanno tutte forma piatta e la chiusura del cofanetto è a “pizzichi”, impossibile trovarne che rassomiglino a quelle di Osilo.

A Sorso da una trentina d'anni c'è chi fa formaggelle tutto l'anno per venderle in paese e nei dintorni, Sassari compresa. Ma non nella grande distribuzione. «Quando mio padre è andato in pensione – racconta Antonio Seghene che gestisce la pasticceria di Sorso col fratello Pasquale e la sorella Daniela – con mia madre ha rilevato un negozio che faceva pasta fresca. Mia madre ha voluto fare anche qualche dolce tradizionale. Ad avere successo sono stati i “cozzuli” e le formaggelle. Più di recente mia sorella Daniela ha rielaborato anche una ricetta delle ricottelle che ha colpito il gusto dei nostri clienti. Il nostro segreto? Materia prima fresca e di qualità e nessun additivo o colorante aggiunto. Rispetto alla tradizione abbiamo introdotto una variante: formaggio vaccino invece che ovino per un gusto più delicato». (pp)



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