La Nuova Sardegna

Sono 500 i medici neoassunti con i bandi della Protezione civile e dell'Ats

Sono 500 i medici neoassunti con i bandi della Protezione civile e dell'Ats

L'assessore Nieddu: "Stiamo rafforzando il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri"

24 novembre 2020
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CAGLIARI. Sono già 500 i medici neoassunti con i bandi della Protezione civile e Ats per i quali sono stati previsti incarichi nei servizi e ospedali. Dall'inizio dell'emergenza sono stati assunti nel sistema sanitario della Sardegna circa un migliaio di operatori. È quanto emerso nella riunione della Conferenza permanente Regione-Enti locali, alla quale hanno partecipato anche gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, e della Difesa dell'Ambiente, Gianni Lampis, e i rappresentanti di Anci Sardegna, l'Associazione dei Comuni, e del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali.

Un appuntamento che diventerà settimanale (ogni martedì) fare il punto della situazione e dare ai sindaci la massima informazione sull'andamento della pandemia nell'Isola. «Stiamo procedendo a rafforzare il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri - ha detto l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu - Inoltre stiamo potenziando le Unità speciali di continuità assistenziale e i Servizi di Igiene pubblica, per aumentare la nostra capacità di tracciamento del virus e l'assistenza ai pazienti sintomatici in isolamento domiciliare«.

Un aspetto che, »tra le altre cose, ci consentirà di rendere più efficiente e puntuale la comunicazione tra sistema sanitario e territorio, messa in sofferenza dalla crescita dei contagi. Stiamo procedendo a rafforzare il nostro sistema sanitario sul fronte dei servizi territoriali e ospedalieri - ha aggiunto - Inoltre stiamo potenziando le Unità speciali di continuità assistenziale e i Servizi di Igiene pubblica, per aumentare la nostra capacità di tracciamento del virus e l'assistenza ai pazienti sintomatici in isolamento domiciliare«.

Secondo l'assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, »serve senso di responsabilità, questo non è il momento dello scontro politico ma di una guerra contro il virus, da combattere tutti insieme. Non ci saranno decisioni calate dall'alto ma scelte precise da portare avanti grazie al contributo di tutte le parti«. (ANSA).

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