La Nuova Sardegna

On line tutti i dati dell’emergenza

On line tutti i dati dell’emergenza

Testato il sito che permetterà ai Comuni di monitorare la diffusione del virus

27 novembre 2020
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CAGLIARI. La piattaforma online voluta dai sindaci ha superato il test decisivo. Organizzata dalla azienda regionale d’informatica «Sardegna.it», da lunedì sarà operativa e dovrebbe entrare a pieno regime sin da subito.

La nuova rete. La piattaforma permetterà ai Comuni di conoscere, in tempo reale, quanti tamponi sono stati eseguiti nel loro territorio, quanti e chi sono i casi positivi ricoverati negli ospedali Covid o in isolamento domiciliare. A caricare i dati saranno i tracciatori dei Servizi di igiene pubblica delle otto Aziende socio-sanitarie.

La password. Dalla settimana prossima ognuno dei 377 sindaci potrà accedere alla piattaforma regionale con una chiave d’accesso. Sul loro computer, a quel punto, apparirà (dovrebbe apparire) il quadro territoriale della pandemia, monitorato 24 ore su 24. È evidente, però, che dalla prossima settimana dovranno essere anche molto più efficienti due servizi a monte fondamentali: il tracciamento e l’invio dei dati dalla centrale ai Comuni. L’altro giorno, in Consiglio regionale, l’assessore alla sanità, Mario Nieddu, e il commissario straordinario dell’Ats-Ares, Massimo Temussi, hanno confermato che le due strutture sono state potenziate e quindi «il cortocircuito dovrebbe essere stato risolto».

La denuncia. A sollevare il caso, diverse settimane fa, erano stati il consigliere regionale Daniele Cocco, capogruppo di Liberi e Uguali, ed Emiliano Deiana, presidente dell’Associazione dei Comuni. Secondo la loro ricostruzione, poi confermata dai fatti, in questi ultimi mesi i dati giornalieri dell’Unità centrale non avrebbero più volte permesso ai sindaci di «avere un quadro certo della pandemia». Senza quindi avere la possibilità di «prendere nell’immediatezza quei provvedimenti indispensabili, dalla chiusura delle scuole o degli esercizi commerciali, per evitare il propagarsi di eventuali focolai». Una denuncia circostanziata sfociata, qualche giorno dopo, in una lettera inviata all’assessorato alla sanità e all’Azienda unica: «Non possiamo essere mandati allo sbaraglio o, peggio ancora, non sapere quanti sono i contagiati nel nostro territorio». Richiesta poi ribadita, pochi giorni fa, nella prima riunione della Conferenza permanente Regione-Enti locali.

La soluzione. Con il via libera alla piattaforma online, da lunedì in poi non dovrebbero più verificarsi i recenti cortocircuiti. Anche se il sistema, dopo aver superato l’ultimo test di collaudo, ora è atteso alla prova dei fatti.

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