La Nuova Sardegna

Brigata Sassari nel sud del Libano: 4 tonnellate di pasta per le case di riposo

Il generale Di Stasio consegna il carico alimentare in una delle case di riposo libanesi
Il generale Di Stasio consegna il carico alimentare in una delle case di riposo libanesi

Il comandante Andrea Di Stasio: "Il sostegno concreto alle persone più fragilli è un gesto proprio del soldato italiano"

02 dicembre 2020
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SHAMA. Piu’ di 4 tonnellate di pasta sono state distribuite dai militari del contingente italiano di Unifil, cui in questo momento partecipa la Brigata Sassari,  in due case di riposo e cura di Tiro e Abbassiyah, nel Libano del Sud. Le strutture ospitano circa 200 anziani, molti dei quali non autosufficenti a causa di disabilita’ fisiche e psichiche, che necessitano di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa. I direttori delle due strutture hanno rivolto un sentito ringraziamento all’Italia e ai peacekeepers del contingente nazionale ed aggiunto che “oltre all’aspetto nutrizionale, un pasto sano e gradevole consumato a tavola produce effetti benefici anche da un punto di vista relazionale, generando tra gli anziani ospiti momenti di piacevole scambio emotivo”.

Le confezioni di pasta sono state caricate e trasportate a bordo dei mezzi delle Nazioni Unite nel rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico sanitari vigenti. L’iniziativa segue lo speciale piano di distribuzione di oltre 30 tonnellate e mezzo di generi alimentari di prima necessità effettuato dai “caschi blu” italiani nel mese di ottobre, studiato per raggiungere persone e famiglie particolarmente bisognose - compresi gli ospiti di alcuni orfanotrofi e centri per disabili - attraverso i volontari della Croce Rossa e delle comunità di tutte le principali confessioni religiose presenti nell’area di operazioni del contingente italiano.

“In questo tempo difficile segnato dal Coronavirus, il nostro vuole essere non solo un atto di sostegno concreto verso il popolo libanese, ma soprattutto un gesto di generosita’ e di altruismo proprio del soldato italiano che punta dritto alla dignita’ delle persone piu’ fragili”, ha affermato il comandante del contingente italiano in Libano, generale di brigata Andrea Di Stasio.

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