La Nuova Sardegna

Nuoro, incentivi per i sanitari dell’ospedale da campo

Valeria Gianoglio
Nuoro, incentivi per i sanitari dell’ospedale da campo

Temussi (Ares): nessuno vuole venire qui. La convenzione Ats-Croce rossa

02 dicembre 2020
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NUORO. Per tre mesi all’Ats costerà 364mila e 320 euro, al suo interno lavoreranno 6 medici e 12 infermieri della Croce rossa che entro questo fine settimana arriveranno dalla Penisola, ma a quanto pare non potrà risolvere il grosso delle gravi emergenze del San Francesco legate alla pandemia perché al suo interno, vista l’assenza di gas medicali, potrà ospitare solo pazienti Covid a bassa intensità. Ma almeno per ora, e con l’attuale assetto, non molto di più.

L’ospedale da campo del San francesco di Nuoro con i suoi venti posti letto è pronto finalmente ad aprire a un mese dalla sua nascita. I costi che l’Ats ha appena approvato prevedono una cifra mensile di 121mila e 440 euro lordi. Dei 364mila euro totali previsti dalla convenzione trimestrale appena sottoscritta tra Ats e Croce rossa, 331mila serviranno per pagare i 6 medici e i dodici infermieri che lavoreranno all’ospedale da campo, e 33mila serviranno invece per coprire i costi di gestione come i dipendenti amministrativi, le spese per la contabilità, l’acquisto delle divise per il personale.

La stessa convenzione tra Ats e Croce rossa prevede che ogni medico percepisca 7600 euro lordi per duecento ore di lavoro mensili, e che ogni infermiere riceva 5400 euro lordi per 200 ore mensili, per ciascuno dei tre mesi previsti dalla convenzione. A conti fatti, considerando il compenso netto, è una cifra che supera di gran lunga lo stipendio medio di un infermiere di corsia del vicino San Francesco che da tempo registra carenze di personale in ogni reparto. Dopo 33 anni di servizio, ad esempio, tra gli infermieri c’è chi prende poco più di 1700 euro netti, mentre lo stipendio base di un infermiere si aggira sui 1500 euro.

Ma il commissario straordinario dell’Ats, Massimo Temussi, spiega questa differenza senza tanti giri di parole: «Non avevamo altra scelta – spiega – abbiamo dovuto applicare quasi il massimo contrattuale perché altrimenti a Nuoro non sarebbe arrivato nessuno. Il problema, infatti, è sempre quello di reperire il personale, e per venire a Nuoro non se ne trova, purtroppo non posso dire diversamente. Quindi dovevamo quantomeno rendere allettante l’offerta di lavoro per l’ospedale da campo, e così abbiamo fatto. Se avessimo proposto il minimo contrattuale non sarebbe venuto nessuno, e noi avevamo e abbiamo bisogno immediato di aprire l’ospedale da campo e di aprirlo con personale specializzato, come è quello della Croce rossa che sta arrivando dalla Penisola».

«Adesso abbiamo urgenza di alleggerire in ogni modo il carico del San Francesco – conclude il commissario Temussi – anche se per ora all’ospedale da campo ci potranno andare i pazienti Covid a bassa intensità».

Stando alle previsioni, l’ospedale da campo potrebbe aprire già dal prossimo fine settimana, con l’arrivo dalla Penisola dei 6 medici e dei 12 infermieri della Croce rossa.

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