La Nuova Sardegna

Viaggio nel garage d’epoca, c’è anche la Fiat targata SS2

di Dario Budroni
Viaggio nel garage d’epoca, c’è anche la Fiat targata SS2

Giovanni Tamponi, 85 anni, ha un piccolo tesoro parcheggiato sotto casa a Olbia. Dalla 510 del 1922 alla Balilla del 1934. «Le acquisto e faccio anche il meccanico»

17 dicembre 2020
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OLBIA.. La serranda del suo garage è bianca e moderna. Ma una volta superata la soglia si ha come la sensazione di tornare indietro nel tempo. Precisamene negli anni Venti del Novecento. Sembra una primitiva autorimessa della Fiat, invece è l’officina privata di Giovanni Tamponi. È lui l’uomo che ha il potere di riportare all’antico splendore le auto che arrivano dal passato. Nel garage di casa conserva cinque gioielli. Tre sono in perfetto stato, due sono ancora da sistemare. E il pezzo forte è sicuramente lei: una Fiat 509 del 1927, ancora funzionante e capace di sfiorare gli 80 chilometri orari. La particolarità è la targa: SS 2. Significa che è la seconda auto inserita nel registro provinciale. La comprarono Attilio e Silverio Piro, entrambi podestà quando Olbia si chiamava ancora Terranova.

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Il re delle auto. Giovanni Tamponi, 85 anni, olbiese, ha il suo garage sotto casa, nel centro storico di Olbia. Laureato in economia e commercio, nella vita ha fatto il professore e anche il consigliere regionale. Ma la sua più grande passione è quella delle auto d’epoca. «Mi sono sempre piaciute, da quando avevo 15 anni. E ci lavoro ancora oggi. Ieri sono stato in garage fino a mezzanotte». Perché Tamponi non si limita ad acquistare le auto. Lui le rimette a posto, le ricostruisce, le riporta allo stato originario. E per dimostrarlo mostra alcuni album fotografici: «Vedi? Erano ridotte male. Pian piano le ho restaurate. Per la 509 ci ho impiegato vent’anni. Con questa ci sono anche andato a Torino, con mia moglie. E anche da Cagliari a Olbia, ci abbiamo impiegato 5 ore».

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La Fiat 509. Tamponi è affezionato a tutte le sue auto. Ma un debole ce l’ha sicuramente per la Fiat 509, quella targata SS 2. La prima a essere stata acquistata. «Era dei Piro, Attilio e Silverio, podestà di Terranova. Poi fu venduta più volte. Tra i proprietari ebbe anche dottor Achenza, primario di Tempio. Quando la acquistai si trovava in un cortile, era malridotta, praticamente distrutta». La Fiat 509, costruita a Torino, porta una targa che fa sgranare gli occhi. «È targata SS 2. Però non è la seconda della provincia. Prima si utilizzava un altro tipo di targa, poi nel 1927 è nato il nuovo registro provinciale con la sigla».

Le auto di Tamponi. Nel suo garage c’è anche una Fiat 501 del 1925. «Apparteneva a una famiglia di Calangianus. Anche questa era irriconoscibile quando l’ho trovata». Accanto, lucida e in perfette collezioni, c’è poi una Fiat 510 del 1922. Viene da Cagliari. «Dentro è molto spaziosa. Questo modello lo utilizzava anche la famiglia reale. Dietro si sedevano i signori, davanti la servitù». Nel retro del garage ci sono altre due auto, queste però ancora da restaurare. «Quella è una Fiat Balilla del 1934, mentre quest’altro è un camioncino Fiat 501 del 1925, fu utilizzato dalla mia famiglia».

L’artigiano. Tamponi è un artigiano delle auto. Con estrema pazienza riesce a donare nuova vita ai suoi gioielli. Fa quasi tutto da solo. Dagli interni alle parti più piccole. Per la verniciatura si affida invece a professionisti. «Il problema è trovare i pezzi. Per fortuna tra collezionisti riusciamo a scambiarci quelli mancanti». Il valore delle auto non è da poco. La Fiat 509 potrebbe costare 80mila euro. «Ma io non la venderò mai» dice. Allo stesso tempo si dice pronto a mettere le sue auto a disposizione della città: «Se ci fosse uno spazio, come un museo, le presterei volentieri. In modo che tutti possano ammirarle». Negli anni, comunque, Tamponi ha più volte messo in mostra le auto in occasione dei raduni. È per esempio un socio fondatore dell’associazione Automoto d’epoca Sardegna, presieduta da Angelo Melis, mentre il referente gallurese è Marcello Scano.
 

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