La Nuova Sardegna

Via al maxi screening: tamponi a tappeto per 33mila ogliastrini

di Giusy Ferreli
Via al maxi screening: tamponi a tappeto per 33mila ogliastrini

Si parte domani: saranno attivate 46 postazioni per i test Il commissario Asl Stochino: «Isoleremo gli asintomatici»

03 gennaio 2021
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LANUSEI. Allo sforzo corale, volto a fotografare la circolazione del Covid in Sardegna e a contrastarne i devastanti effetti, manca soltanto il rush finale. Domani si sperimenterà sul campo se lo spiegamento di forze messo in campo dall’Ats e dalla Regione per lo stress test ogliastrino del piano Crisanti sia destinato al successo. Una campagna a tappeto che riguarderà quasi 33mila persone su una popolazione di 57mila abitanti. I numeri sono importanti: 250 tra operatori sanitari (medici e infermieri), amministrativi e informatici ai quali si sommano i volontari delle associazioni di pubblica assistenza reclutati dai 23 comuni dell’Ogliastra. Di questo nutrito plotone anti virus, una dozzina tra medici e infermieri provengono dall’Esercito: i camici con le stellette saranno operativi, tra domani e martedì, nella postazione allestita nella scuola elementare di Ilbono. Nelle altre postazioni di accettazione - in tutto 46 - ci saranno medici dell’Usca, gli specialisti ospedalieri e ambulatoriali, e i medici di famiglia della Assl di Lanusei. Supportati dai loro colleghi di altre zone dell’isola, hanno raccolto l’invito dell’azienda guidata dal commissario, Massimo Temussi, e sottoporranno i partecipanti a un primo test sierologico che verrà ripetuto a una settimana di distanza e replicato, entro il mese, su vasta scala in tutta la Sardegna. Lo stress test del Piano voluto dall'assessore alla Sanità, Mario Nieddu, rappresenterà un primo importante banco di prova anche per Ugo Stochino, medico igienista di Arzana passato dal ruolo di responsabile del servizio di Igiene pubblica nelle aree sociosanitarie di Lanusei e Nuoro a quello di commissario straordinario della rediviva Asl 4 dell’Ogliastra.

Il medico, nominato su indicazione dalla Lega, sovraintenderà alle due giornate di screening in qualità di responsabile sanitario del progetto. «Da tempo – sottolinea Stochino –, sostenevo che una delle strategie per fronteggiare il Covid fosse lo screening di massa. Con questa iniziativa saremo in grado di individuare e isolare i positivi in particolare gli asintomatici». Gli ultimi dettagli verranno definiti questa mattina nel corso di una conferenza da remoto tra gli amministratori locali, la Assl e lo staff di Temussi. «La macchina è pronta – commenta il commissario dell’Ares – ci serve mettere a punto alcuni particolari ma siamo pronti per affrontare questo test impegnativo». Per Davide Burchi, sindaco di Lanusei e presidente della conferenza sociosanitaria, si tratta di una grande opportunità. «Il mio invito è quello di partecipare in massa all’iniziativa», dice Burchi che ha messo a disposizione due impianti sportivi: il Palalixius e la palestra delle scuole medie.

Tuttavia, non tutti ritengono che la tempistica e la modalità dello screening siano quelle giuste. «Manca un piano», accusa la deputata Mara Lapia che cita recenti affermazioni di Andrea Crisanti. «Il microbiologo – ricorda Lapia – in un'intervista affermava che uno dei motivi dell’aumento dei contagi in Veneto fosse proprio l'utilizzo dei test rapidi, colpevoli di avere bassa sensibilità e quindi minore attendibilità. Se questi test non sono affidabili per il Veneto, perché dovrebbero esserlo per l’isola?».

«Come riconosciuto dalla comunità scientifica, i tamponi antigenici rappresentano un ottimo strumento per effettuare lo screening di massa - ribatte Dario Giagoni, capogruppo della Lega in consiglio regionale -. La campagna di screening prevede una doppia somministrazione a distanza di una settimana».

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