La Nuova Sardegna

L’isola ritrova le autonomie scolastiche perse

L’isola ritrova le autonomie scolastiche perse

Pressing della politica sarda e la finanziaria abbassa le soglie minime: 500 e 300. Fuori solo Seui

23 gennaio 2021
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CAGLIARI. Mentre la scuola è alle prese con mille problemi, moltiplicati dalla pandemia, arriva una notizia positiva: grazie alla rimodulazione dei parametri, che tornano all’era precedente al governo Monti, la Sardegna riacquista tutte le autonomie scolastiche perse, tranne una, quella di Seui. Accade perché – spiega l’assessore della pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, grazie anche al pressing che abbiamo fatto dalla Sardegna, c’è un importante novità normativa prevista con la legge di bilancio per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, entrata in vigore il primo gennaio 2021. Il legislatore nazionale, per il solo anno scolastico 2021/2022, ha previsto una riduzione temporanea delle soglie minime di alunni per attribuire l’autonomia, necessario ai fini dell'assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali e amministrativi a tempo indeterminato, passando dai 600 alunni (400 per i Comuni per cui è prevista l'applicabilità della deroga) a 500 alunni e 300».

L’ufficialità a livello regionale avviene con la definita approvazione all’unanimità da parte della seconda commissione consiliare, che rende pienamente operativo il Piano di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della Regione Sardegna per l'anno scolastico 2021/2022.

Il provvedimento avrà carattere transitorio, limitato solo al prossimo anno scolastico, ma Biancareddu assicura che «l'impegno da parte della Regione è continuare a rappresentare nelle sedi nazionali competenti la propria posizione volta a rendere definitivi i nuovi parametri che sicuramente sono più in linea con la nostra realtà al fine di trovare percorsi più confacenti alle specificità territoriali della Sardegna». Il cui governo ha spinto per questa soluzione, considerando che l’isola è alle prese «con un enorme problema di svuotamento delle scuole nelle zone interne cause spopolamento – dice l’assessore Biancareddu – Grazie ai nuovi parametri tutte le autonomie scolastiche (tranne Seui) sono salve e avranno un dirigente. Ma vuol dire anche che l'anno prossimo nessuna scuola sarà chiusa anche se è prevedibile il consueto calo degli iscritti, che lo scorso settembre sono stati 3mila in meno». (a.palm)

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