La Nuova Sardegna

Una carezza per gli anziani nella “stanza degli abbracci”

di Giovanni Dessole
La stanza degli abbracci: l'immagine è tratta da uno degli spot per i vaccini girati dal regista Tornatore
La stanza degli abbracci: l'immagine è tratta da uno degli spot per i vaccini girati dal regista Tornatore

Nella casa di riposo di Florinas ci sarà uno spazio in cui incontrare i familiari Un divisore morbido in plexiglas consentirà il contatto senza rischio di contagio 

23 gennaio 2021
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SASSARI. Non basta sigillare una struttura residenziale per tenere alla larga il Covid-19 dagli anziani ospiti, fragili ed esposti in caso di contagio. Non bastano i protocolli e le cautele per farli sentire al sicuro. Per dare loro una parvenza di normalità anche in un periodo straordinario come quello che stiamo vivendo serve qualcosa di più, qualcosa che li riconnetta alla realtà, che li riporti alla quotidianità perduta ormai da un anno. Come la vicinanza dei familiari, per esempio. Come il contatto con loro, anche fisico. Per questo il Consorzio Parsifal – che gestisce la comunità integrata comunale “Senior People Care Villa dei Giunchi” di Florinas attraverso Altri colori, una cooperativa consorziata – ha acquistato e inaugurerà a breve la prima “stanza degli abbracci” in Sardegna.

La novità. Avviata operativamente la gestione in ottobre, Spc Villa dei Giunchi ha corso contro il tempo, d’intesa con l’amministrazione comunale, per adeguare la casa di riposo cittadina alle più efficaci misure di sicurezza sanitaria. Percorsi di accesso, limitazioni, dispositivi di protezione individuali, controlli, sanificazioni: tutto, pur di rendere sereno il soggiorno degli attuali 15 ospiti di Villa dei Giunchi, che a pieno regime può accogliere fino a 25 anziani. Per precauzione i posti sono stati momentaneamente limitati a 20. Ma i nuovi gestori non si sono fermati qui. «Per prima cosa abbiamo fatto l’impossibile affinché il Covid non entrasse nella struttura, per tutelare gli ospiti e il nostro personale», spiega Sara Canu, referente della direzione. «Successivamente abbiamo favorito al massimo la comunicazione tra gli ospiti e i familiari, che dall’inizio della pandemia è sempre stato ovunque una delle maggiori criticità», aggiunge. Gli anziani sono stati dotati di cordless e tablet e sono stati accompagnati nel loro utilizzo. «Nonostante tutte queste attenzioni, non era possibile andare oltre – commenta Canu – i parenti degli ospiti erano costretti a vederli da una finestra o dallo spiraglio di una porta: dovevamo poter fare di più». Così, pur sperando che vaccini, precauzioni e profilassi consentano di stoppare a breve la diffusione del virus e la fine del pericolo pandemico che tanto influisce sulle interazioni sociali, Spc Villa dei Giunchi ha deciso di investire, di contattare l’azienda del nord Italia che ne detiene il brevetto e di acquistare due case degli abbracci, tante quante le due strutture gestite attualmente sotto il marchio Senior People Care, una a Florinas e l’altra in Abruzzo.

L’emozione di un abbraccio. Entro un paio di settimane ci si potrà nuovamente stringere in un confortante, rasserenante e sanissimo abbraccio. «Si tratta di una struttura gonfiabile con un divisore morbido e trasparente realizzato con un particolare plexiglas – spiega Giulio Maciocco, responsabile territoriale di Parsifal – ci sono delle sagome per inserire le braccia, così da consentire il contatto fisico diretto». Diretto ma a prova di Covid, perché «la stanza gonfiabile sarà piazzata in uno degli ingressi della casa di riposo, così che i familiari possano accedere dall’esterno e gli anziani non debbano uscire dalla struttura, che è riscaldata e sarà igienizzata dopo ogni utilizzo. La novità restituisce il sorriso al sindaco Enrico Lobino, la cui amministrazione sta investendo moltissimo sulla residenza: dopo essere diventata la prima a prova di abbraccio, Spc Villa dei Giunchi sarà presto interessata da un intervento di efficientamento energetico in ottica sostenibile per cui c’è già un finanziamento da 800mila euro stanziato dalla Regione Sardegna. «L'intervento, del valore complessivo di 800mila euro è stato finanziato per 460 mila euro dalla Regione Sardegna e per la restante parte dal Comune di Florinas attraverso il conto termico che porterà al rifacimento della facciata e degli infissi, alla realizzazione di un ascensore, di impianti termici a energia solare e al posizionamento di pompe di calore», dice il sindaco. «La stanza degli abbracci sarà valore aggiunto che permetterà agli ospiti di riprendere contatto con i loro affetti, i loro parenti – aggiunge –. La residenza è sempre stata Covid free, ma la situazione legata al distanziamento e all'isolamento rispetto al mondo esterno ha fatto comunque soffrire i nostri ospiti: la camera degli abbracci rappresenta l'opportunità per farli stare meglio, per farli finalmente incontrare con i loro cari».

Niente rischi. L’attenzione resta comunque altissima – conclude Maciocco – La camera degli abbracci è un qualcosa di più, ma i vaccini, per cui abbiamo mandato tempestivamente elenchi e consensi all’ATS, sono di certo più importanti. In ogni caso non dobbiamo e non vogliamo sottovalutare i rischi. Questo è un virus subdolo: mascherine, guanti e camici sono e restano comunque indispensabili».

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