La Nuova Sardegna

I diritti delle donne: la lotta e la sofferenza

di Sarah Sini e Maria Santandrea*
I diritti delle donne: la lotta e la sofferenza

«La parità di genere è un diritto fondamentale… Ma a tutti è chiaro questo concetto?» Molto spesso sentiamo dire questa frase, ma a quanto pare non a tutti è chiaro, poiché ambedue le parti spesso...

04 febbraio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





«La parità di genere è un diritto fondamentale… Ma a tutti è chiaro questo concetto?» Molto spesso sentiamo dire questa frase, ma a quanto pare non a tutti è chiaro, poiché ambedue le parti spesso vengono etichettate con aggettivi offensivi solo per loro modi di fare o di porsi all’altro. Se gli uomini e le donne rispettassero equamente questo diritto i loro rapporti sarebbero più equilibrati e giusti in quanto tutti devono sentirsi liberi di esprimere il proprio io senza vergognarsene, mostrando i lati più deboli senza sentirsi “sbagliati”.

Fortunatamente da un paio d’anni a questa parte l’opinione pubblica sta dando spazio alla voce dei più giovani, che grazie anche ai dibattiti che avvengono nelle scuole affrontano diverse tematiche molto importanti, tra cui questa, riportata anche nell’obbiettivo 5 dell’agenda 2030 istituita dall’Onu che si batte per affermare questo diritto in tutto il mondo.

La lotta per la parità di genere ha origini molto antiche, le donne hanno sempre lottato per la loro emancipazione, per un ruolo nella società e per avere una loro autonomia senza dover dipendere per forza da un’altra figura. Un importante passo nella lotta per la parità di genere è avvenuto con la fine della seconda guerra mondiale quando il regno d’Italia diede alle donne l’opportunità, pari a quella degli uomini, di poter votare.

Dopo la vittoria della Repubblica e con la stesura della costituzione italiana, l’articolo 3 garantisce dignità sociale e uguaglianza a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione e di opinione politica.

Molti stereotipi e pregiudizi sono il risultato di una mentalità chiusa “ereditata” dagli avi, perché inizialmente la donna non aveva diritti, il suo unico compito era quello di procreare e badare alla casa e ai figli, ma anche le leggi non garantivano alcun diritto: ad esempio se l’uomo tradiva la moglie non succedeva nulla, ma se la moglie tradiva il marito, quest’ultimo poteva ucciderla: era il cosiddetto delitto d’onore, abolito solo nel 1981, ma sono recenti anche il diritto del divorzio (1970) il diritto di famiglia (1975) e l’introduzione dell’aborto (1978). Noi non abbiamo mai avuto bisogno di interrogarci sul problema di parità di genere, perché per fortuna abbiamo accanto a noi persone che ritengono che l’uomo e la donna sono e saranno sempre uguali.

L’idea di scrivere questo articolo è nata dopo aver partecipato a una conferenza, nella quale l’argomento principale di cui si è discusso attraverso la presentazione di un libro, era proprio la parità di genere e di come le donne hanno lottato per raggiungere la loro indipendenza.

* Sarah e Maria frequentano il Liceo delle Scienze umane “Enrico Fermi” di Alghero

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative