La Nuova Sardegna

Blocco commercializzazione suini, Solinas: «La battaglia continua»

Blocco commercializzazione suini, Solinas: «La battaglia continua»

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SASSARI. La grana del riconfermato blocco alla commercializzazione dei suini era stata innescata a inizio febbraio, ma è esplosa solo a fine mese. Ora la politica si trova davanti a una situazione consolidata, anche se la posizione della commissione europea lascia aperto qualche spiraglio. Cosa che viene accolta con soddisfazione in Regione: «Abbiamo scommesso su un grande progetto, in continuità con quello che di buono è stato fatto in precedenza - dice il presidente della Regione, Christian Solinas, riconoscendo merito anche a chi lo ha preceduto -. Avevo confermato sia l’Unità di progetto e che le persone che ne facevano parte. È stato un segnale chiaro della nostra volontà di portare avanti una battaglia comune».

Non sono stati anni facili, né per gli allevatori, né per gli amministratori locali che hanno dovuto far rispettare le regole imposte dalla autorità sanitarie. Regole che hanno imposto sacrifici e abbattimenti massicci ed estesi in molte zone dell’isola: «In questi anni si è lavorato tanto e bene - riconosce il presidente della Regione -, gli allevatori hanno fatto la loro parte e ora è giusto portare a termine la battaglia per restituire ai produttori sardi la possibilità di commercializzare le carni sul mercato europeo e extraeuropeo».

Ora c’è il fatto nuovo: la spiegazione data dagli uffici di staff della commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, la cipriota Stella Kyriakides conferma il timore che l’epidemia non sia stata del tutto domata, ma lascia aperta la porta a una revisione delle regole, con un possibile ammorbidimento dei divieti: «La posizione dell’Unione europea mi pare rappresenti il riconoscimento dei risultati raggiunti con una conferma temporanea dello status quo in attesa di una prossima verifica - dice il presidente Solinas -. Questo rappresenta un’importante apertura rispetto alla possibilità di ottenere un allentamento delle misure di salvaguardia. C’è l’importante riconoscimento della raggiunta immunità negli allevamenti, mentre le criticità rimaste riguardano principalmente la fauna selvatica».

Cosa può fare la politica di casa nostra per sostenere le aspettative degli allevatori sardi? «Con l’insediamento del nuovo Governo - dice ancora il presidente della Regione - sarà mia cura prendere contatto col ministero dell’Agricoltura e con quello della Salute per confermare la volontà, che non è mai mancata, di portare a compimento l’obiettivo fondamentale. Di sicuro la Regione non è stata ferma, abbiamo dato un segnale politico chiaro».

Rimane aperta la questione delle dimissioni del responsabile dell’Unità di progetto, Alessandro De Martini, e del responsabile scientifico, Alberto Laddomada: «A loro avevo confermato la fiducia e hanno riconosciuto questo fatto - spiega Christian Solinas -. Auspico che ci sia un margine di ragionamento, li contatterò in settimana. Resta fermo l’obiettivo di raggiungere l’allentamento delle misure con un lavoro serrato e con un più forte interessamento da parte del Governo». (r.pe.)

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