Vaccini agli ultra 80enni: si rischia la falsa partenza
L’Ats si dichiara pronta a contattare 115 mila anziani con un sms sul cellulare Ancora non è chiaro chi dovrà fornire i numeri. E l’accordo con i medici non c’è
27 febbraio 2021
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CAGLIARI. Dalla Regione assicurano: «Lunedì partiremo con la campagna vaccinale degli over 80 nati prima del 1936». Dall’Ats-Ares aggiungono: «Noi siamo pronti. Abbiamo attivato 25 punti di somministrazione e stiamo utilizzando tutte le fiale a disposizione». Eppure, stando alla Fondazione Gimbe, la Sardegna sarebbe ancora in ritardo: è ultima in Italia per numero di ultraottantenni immunizzati con le due dosi. La media nazionale è vicina al 3 per cento, quella regionale continua a essere inchiodata intorno allo 0,1. Però, secondo l’asse Regione-Ares, dalla prossima settimana scatterà il piano su larga scala e andrà avanti fino alla fine di marzo, perché nel frattempo sarà anche firmato l’accordo con i medici di famiglia per le vaccinazioni a domicilio degli anziani.
Cronoprogramma. Com’è scritto nel piano della Regione, lunedì sui telefonini degli over 80 dovrebbero arrivare i primi Sms di adesione alla campagna e qualche giorno dopo ai vaccinandi autosufficienti – cioè quelli che si possono muovere da casa – dovrebbe essere comunicata la data, l’orario e in quale ambulatorio o ospedale dovranno presentarsi. In attesa dell’accordo con i medici di famiglia, a inviare l’elenco degli ultraottantenni, compreso il loro recapito telefonico o quello di un parente stretto, sarebbero stati i sindaci. Tant’è che all’assessorato alla sanità confermano questo dato: «Sono 115mila gli anziani che contatteremo da lunedì in poi. Al netto dei 2.600 vaccinati nel Medio Campidano durante la terza tappa dello screening Sardi e sicuri, degli oltre 600 residenti in sette Comuni del Nuorese e degli anziani ospiti nelle 68 Case di riposo e Rsa del distretto di Sassari».
Gli altri. Chi è nato prima del 1936 dovrebbe essere convocato nelle prime due settimane di marzo, mentre gli altri (dal 1937 fino al 1941) dopo il 15. A occuparsi di ogni fase saranno i centralini del Cup, il numero unico per le prenotazioni, che sarebbero stati potenziati in questi giorni. Infine, sempre secondo la cabina di regia, oggi in Sardegna dovrebbero essere consegnate 6mila fiale prodotte dalla casa farmaceutica Moderna, che saranno tutte utilizzate per gli over 80, e oltre 12mila Oxford-AstraZeneca, ma destinate solo agli under 65 compresi nella fascia 3: insegnanti, personale scolastico e forze dell’ordine.
Vertice con i medici. L’assessore alla sanità, Mario Nieddu, ha convocato giovedì i sindacati dei medici di medica generale. Dopo la firma del protocollo nazionale, il governo Draghi ha girato alle Regioni l’onore di definire i particolari territorio per territorio. Non dovrebbe essere complicato chiudere l’accordo. Le tariffe minime sono state decise giorni fa a Roma: saranno intorno ai 6 euro per ogni vaccinazione in ambulatorio, 10 se a domicilio. Alla riunione, invece, l’assessorato dovrà presentarsi con il piano di sicurezza preteso dai 12mila medici sardi prima di scendere in campo.
Gli appelli. Per il consigliere regionale Franco Stara, Udc-Italia Viva, è indispensabile che fra i dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria siano fra i primi a essere vaccinai. «Magistrati, impiegati e avvocati – scrive – svolgono un servizio pubblico essenziale e quindi vanno tutelati il più presto possibile». Per i consiglierei regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco, Leu, e Salvatore Corrias, Pd, sarebbero invece ancora troppi i medici liberi professionisti, odontoiatri compresi, a non essere stati ancora vaccinati, nonostante le numerose sollecitazioni inviate dagli Ordini professionali.
Cronoprogramma. Com’è scritto nel piano della Regione, lunedì sui telefonini degli over 80 dovrebbero arrivare i primi Sms di adesione alla campagna e qualche giorno dopo ai vaccinandi autosufficienti – cioè quelli che si possono muovere da casa – dovrebbe essere comunicata la data, l’orario e in quale ambulatorio o ospedale dovranno presentarsi. In attesa dell’accordo con i medici di famiglia, a inviare l’elenco degli ultraottantenni, compreso il loro recapito telefonico o quello di un parente stretto, sarebbero stati i sindaci. Tant’è che all’assessorato alla sanità confermano questo dato: «Sono 115mila gli anziani che contatteremo da lunedì in poi. Al netto dei 2.600 vaccinati nel Medio Campidano durante la terza tappa dello screening Sardi e sicuri, degli oltre 600 residenti in sette Comuni del Nuorese e degli anziani ospiti nelle 68 Case di riposo e Rsa del distretto di Sassari».
Gli altri. Chi è nato prima del 1936 dovrebbe essere convocato nelle prime due settimane di marzo, mentre gli altri (dal 1937 fino al 1941) dopo il 15. A occuparsi di ogni fase saranno i centralini del Cup, il numero unico per le prenotazioni, che sarebbero stati potenziati in questi giorni. Infine, sempre secondo la cabina di regia, oggi in Sardegna dovrebbero essere consegnate 6mila fiale prodotte dalla casa farmaceutica Moderna, che saranno tutte utilizzate per gli over 80, e oltre 12mila Oxford-AstraZeneca, ma destinate solo agli under 65 compresi nella fascia 3: insegnanti, personale scolastico e forze dell’ordine.
Vertice con i medici. L’assessore alla sanità, Mario Nieddu, ha convocato giovedì i sindacati dei medici di medica generale. Dopo la firma del protocollo nazionale, il governo Draghi ha girato alle Regioni l’onore di definire i particolari territorio per territorio. Non dovrebbe essere complicato chiudere l’accordo. Le tariffe minime sono state decise giorni fa a Roma: saranno intorno ai 6 euro per ogni vaccinazione in ambulatorio, 10 se a domicilio. Alla riunione, invece, l’assessorato dovrà presentarsi con il piano di sicurezza preteso dai 12mila medici sardi prima di scendere in campo.
Gli appelli. Per il consigliere regionale Franco Stara, Udc-Italia Viva, è indispensabile che fra i dipendenti dell’Amministrazione giudiziaria siano fra i primi a essere vaccinai. «Magistrati, impiegati e avvocati – scrive – svolgono un servizio pubblico essenziale e quindi vanno tutelati il più presto possibile». Per i consiglierei regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco, Leu, e Salvatore Corrias, Pd, sarebbero invece ancora troppi i medici liberi professionisti, odontoiatri compresi, a non essere stati ancora vaccinati, nonostante le numerose sollecitazioni inviate dagli Ordini professionali.