La Nuova Sardegna

Nuova impennata dei contagi Bosa, positivi sanitari vaccinati

Nuova impennata dei contagi Bosa, positivi sanitari vaccinati

Peggior dato dal 13 dicembre: 444 casi, una vittima e aumento dei ricoveri  Il generale Figliuolo a Cagliari per il raddoppio dell’hub alla fiera campionaria

01 aprile 2021
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SASSARI. Mai così male dal 13 dicembre dell’anno scorso, quando ci fu il picco assoluto di contagi. 633 allora, 444 ieri. Le cose in Sardegna non vanno bene e l’ottimismo del ministro al turismo Garavaglia su possibili riaperture delle attività già ad aprile stride con la crudezza dei numeri sulla diffusione dei contagi. È vero che il rapporto tra casi e numero di test effettuati è abbastanza basso (2,3 per cento) visto l’alto numero di tamponi eseguiti (18.625). Ma è altrettanto vero che il numero assoluto dei contagi in base alla popolazione ci spinge verso una situazione che non si vedeva da mesi e che raramente, in passato, aveva toccato questi livelli. Solo in altre sette occasioni il numero dei nuovi positivi è stato più alto.

Più ricoveri. Ma non basta: anche se la soglia di allarme non è stata raggiunta, comincia a farsi pesante l’incremento di ricoveri. Anche ieri un più 12 in reparti non intensivi e più uno in reparti intesivi. C’è’ anche una nuova vittima (il totale sale a 1.234), mentre la ripartizione dei 44 nuovi casi sul territorio vede un aggravamento della situazione soprattutto a Nuoro (+132) e a Sassari (+127). Altri 90 casi nella città metropolitana di Cagliari, 60 a Oristano e 35 nel Sud Sardegna. Tra i Comuni in zona rossa entra Donori ed esce Sarroch, dove la situazione è migliorata.

Il caso Bosa. Si aggrava la situazione nell’ospedale Mastino di Bosa, dove 20 dei 21 pazienti sono positivi al Covid, così come sono risultati positivi 4 sanitari, che avevano già ricevuto le due dosi Pfizer. Dei pazienti contagiati dal virus, 17 sono stati già trasferiti negli ospedali Covid di Cagliari, Sassari, Alghero e Ghilarza. Entro breve anche gli ultimi tre saranno spostati, così come trasferito in un altro ospedale il paziente negativo. Tutto ciò si rende necessario per poter chiudere il reparto di Medicina, e poter procedere a una sanificazione con biodecontaminazione profonda. A Bosa si registrano già 14 decessi per Covid. Anche a Sindia, uno dei paesi diventati rossi, la contabilità del Covid si aggrava. Sale a 4 il numero dei decessi, con la morte di un uomo di 65 anni ricoverato da qualche giorno. Secondo il report del sindaco Luigi Demetrio Daga, fermo però al 30 marzo, le persone ora positive sono 106, mentre 5 i ricoverati, mentre le persone in quarantena fiduciaria, ossia i parenti stretti dei contagiati, sono 70.

Il generale. Francesco Paolo Figliuolo, il commissario nazionale anti-Covid, sarà oggi a Cagliari. Lui questo tipo di missioni preferisce chiamarle visite e non ispezioni, perché «non vado nei territori per commissarie, ma risolvere i problemi». Alle 10 parteciperà al raddoppio dell’hub per le vaccinazioni allestito nel piazzale della Fiera di Cagliari. È proprio lì comincerà a capire se la Sardegna s’è rimessa al passo o meno con i tempi pretesi dal Governo. L’accelerazione c’è stata, alla fine del mese, ma non sarebbe ancora sufficiente per raggiungere l’obiettivo preteso dal generale-commissario: 15mila vaccinazioni al giorno, o «altrimenti – sue parole – entro luglio non riusciremo ad aver immunizzato il 70 per cento della popolazione. Con Figliuolo ci sarà anche Fabrizio Curcio, il capo della Protezione civile nazionale, che pochi giorni fa era stato deciso nel sostenere: «Dobbiamo essere una macchina da guerra. I ritardi nelle vaccinazioni non sono più ammessi». Alle 11, a Villa Devoto, ci sarà invece un vero vertice politico e tecnico allo stesso tempo. A confrontarsi col generale saranno il governatore Christian Solinas, l’assessore alla sanità, Mario Nieddu, e Massimo Temussi, commissario dell’Ats-Ares. È da quella riunione che dovranno uscire le strategie da mettere in pratica per una campagna di vaccinazione che sia davvero a tappeto. L’altro giorno Figliuolo ha detto: «Vado nei posti, vedo le cose che non vanno bene, propongo le soluzioni e poi insieme dobbiamo impegnarci a renderle operative». A questo punto, dopo il confronto a Villa Devoto si capirà quali correzioni saranno indispensabili, perché la Sardegna sia in grado di somministrare tutte le dosi in arrivo e saranno oltre 300mila quelle che dovrebbero arrivare entro aprile. Le opposizioni in Consiglio regionale, escluse dai due appuntamenti, si sono fatte comune avanti. Il gruppo del Pd ha inviato al generale una lettera aperta in cui sono segnalati tutti i presunti buchi neri dell’attuale campagna vaccinale. Per concludere con questa considerazione: «Che la Sardegna risulti costantemente al penultimo e/o all'ultimo posto per le vaccinazioni eseguite conferma l’esistenza di evidenti ritardi. Quindi è necessario non solo che si facciano più stringenti i rapporti di collaborazione tra la Regione e la struttura commissariale nazionale, ma anche che lo Stato verifichi e controlli, perché la Sardegna e i sardi non meritano di stare all’ultimo posto». Dal canto loro, invece, i Progressisti hanno sollecitato un confronto fra Figliuolo e la commissione sanità del Consiglio regionale, ma nel programma ufficiale, almeno per ora, non c’è traccia di un terzo possibile vertice.

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