La Nuova Sardegna

Bandi e tirocini: così si dà valore alle competenze

di Giovanni Dessole
Bandi e tirocini: così si dà valore alle competenze

Dalle misure di politica attiva al reinserimento professionale Its: l’alta formazione per le figure richieste dal mercato

22 aprile 2021
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Tantissimi ragazzi coinvolti. Tantissime domande. Tantissime informazioni, dispensate con perizia e disponibilità dagli esperti Aspal protagonisti dell’incontro online realizzato nell’ambito dello sviluppo del progetto La Nuova@Scuola. Un progetto nel progetto, quello immaginato nel segno della sinergia fra l’Agenzia regionale per il lavoro e il quotidiano La Nuova Sardegna. La room su Zoom ospita Alberto Loddo, Francesca Salis, Elga Melis, Roberto Neroni e Claudia Caddeo, volti dell’Aspal e della Fondazione Mo.So.S. pronti a dare ai giovani indicazioni e consigli.

A dialogare con loro, in rappresentanza delle centinaia di studenti collegati dalle scuole di tutta la Sardegna, sono Nicola, Elisa, Sabrina, Ludovica, Federico, Alessandra e Ivan. Il dialogo è vivace e costruttivo, foriero di spunti. Il primo esperto dell’Aspal a parlare è Alberto Loddo: «Incontrare le scuole per noi è una opportunità. Il Covid ci spinge a ricercare nuove modalità di contatto, questo progetto ci aiuta a metterle in pratica e farle rendere al meglio possibile». Sullo schermo scorrono slide esplicative, immagini, parole e numeri. Una serie di avvisi per i naviganti utili ad affrontare una ricerca del lavoro che sia libera, progettata, impegnativa e gratuita. Spazio al concetto di immediata disponibilità e alle misure di politica attiva concordate con il centro per l’impiego. Si parla di Anpal, di Aspal e delle sue strutture territoriali, dei portali dedicati da navigare. E ancora di programma garanzia giovani, tirocini e borse lavoro.

È la volta di Francesca Salis, che sottolinea l’importanza delle competenze partendo dalla necessità di orientarsi in tempo di Covid-19: «Importante è partire dalle domande che tutti ci facciamo, dalla necessità di sapere cosa accade in questo momento sul fronte del lavoro e della formazione. Bene, le domande sono coordinate utili ad esplorare e catturare le opportunità offerte dalla situazione. Non aiutiamo a cercare un posto fisso, aiutiamo a individuare obiettivi, li realizziamo», spiega Francesca.

Sono oggetto di curiosità e narrazione le soft skill e le esigenze del mercato, la creatività e «l’essere. Da allenare nel corso della nostra vita personale e non soltanto attraverso la pur importante formazione». Tutti hanno uno o più talenti, ma da soli non bastano: «Serve riconoscere le competenze, la propria unicità». E le competenze possono essere tecnico-professionali, acquisite grazie allo studio e alla formazione, oppure trasversali «perché ognuno di noi ha una o più capacità da spendere, utili a seconda delle situazioni. Per esempio, legandoci al contesto complicato che stiamo vivendo, è molto utile la capacità di risolvere problemi». Elga Melis è il terzo esperto Aspal a parlare alla platea di studenti e professori e ribadisce proprio il valore delle competenze da spendere sul mercato del lavoro, ponendo l’accento sulle occasioni rappresentate dai tirocini di inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro. La Melis illustra tutti i parametri che li caratterizzano e differenziano da altre soluzioni: «Aspal è soggetto promotore in Sardegna, attiva concretamente i tirocini. Si tratta di esperienze formative pratiche presso qualunque azienda in qualunque settore economico. Non cambiano lo stato occupazionale ma servono ad acquisire nuove competenze. Fare un tirocinio non significa conquistare un contratto di lavoro, non è questo l’obiettivo. Ma a volte può accadere che un tirocinio finisca prima e si tramuti in rapporto di lavoro subordinato». Roberto Neroni e Claudia Caddeo (presidente e esperta della Fondazione Mo.So.S.) introducono il tema degli Its, istituti tecnici superiori che «formano i ragazzi aiutandoli a trovare lavoro, dando loro un titolo altamente qualificato e spendibile a livello nazionale e internazionale. Fiori all’occhiello per cui è arrivata anche la premialità del ministero». dice Neroni. Sulla stessa linea Claudia Caddeo: «Le fondazioni Its sono istituti tecnici superiori ad alta formazione tecnica e tecnologica, accademie delle scienze applicate: ci occupiamo di incontrare esigenze delle aziende e ridurre il divario fra domanda e azienda: gli Its nascono per creare occupazione post accurata analisi dei fabbisogni delle aziende senza amai fornire surplus di tecnici». Insomma, non rappresentano una alternativa, ma una diversa possibilità rispetto all’Università.

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