La Cisl attacca la Regione: "Caos vaccini, Figliuolo commissari la Sardegna"
Il segretario della federazione pensionati Farina: "Qui non si riesce ad avere una strategia efficace per portare avanti questa campagna contro il Covid"
CAGLIARI. «È opportuno che il generale Francesco Paolo Figliuolo prenda personalmente le redini della campagna vaccinale in Sardegna. Dispiace dirlo, ma nonostante le ripetute promesse e le buone intenzioni, la Sardegna da sola non riesce a darsi una strategia razionale caratterizzata da efficacia, efficienza e velocità nella campagna contro il Covid 19». Lo afferma Alberto Farina, segretario generale della federazione pensionati della Cisl.
«Sono troppe le pastoie burocratiche e gli opportunismi di categoria per consentire di vincere normalmente quella che è diventata anche una guerra contro il tempo. Il generale Figliuolo, che ha il potere commissariale in Italia, lo eserciti direttamente in Sardegna - incalza - L'Ats ha trasformato in un'inestricabile matassa perfino la vaccinazione dei 'fragilì, una categoria di anziani e anche giovani finita in un limbo extravaccinale che comprende: ammalati con patologie assistite da specialisti esterni o convenzionati: che non figurano, perciò, nei registri ospedalieri, quindi sconosciuti all'ATS; pazienti allettati bisognosi di vaccinazioni a domicilio; persone che presentatisi negli hub per le vaccinazioni sono stati dichiarati 'non idoneì al vaccino disponibile», conclude Farina.