Parigi, Madrid e Berlino pronte a presentare i piani a Bruxelles
[LUOGO]BRUXELLES[TESTO]Il pressing rimbalza senza sosta da Bruxelles alle 27 capitali Ue e viceversa, nella settimana più importante per la ripresa dell'economia europea. Entro venerdì tutti piani di...
28 aprile 2021
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[LUOGO]BRUXELLES
[TESTO]Il pressing rimbalza senza sosta da Bruxelles alle 27 capitali Ue e viceversa, nella settimana più importante per la ripresa dell'economia europea.
Entro venerdì tutti piani di Recovery nazionali dovranno essere consegnati alla Commissione e non a caso i quattro big - Germania, Francia, Italia e Spagna - compiranno tutti insieme il grande passo oggi. E se la Commissione ha fretta di avere tra le mani i documenti che contengono riforme e investimenti di ognuno, i Paesi hanno fretta di vederseli approvare. Ma ancora non è chiaro se il processo riuscirà a concludersi prima della pausa estiva, oppure se bisognerà aspettare settembre per vedere i primi fondi, cioè quell'anticipo che equivale al 13% del totale. Francia e Germania, che lavoravano ai loro piani già dall'estate scorsa, hanno deciso di svelarli insieme con una conferenza stampa congiunta dei loro ministri dell'Economia.
Un'occasione sia per ricordare il contributo franco-tedesco agli strumenti anti-crisi, come SURE, il fondo anti-disoccupazione, sia per spingere tutti a concludere le procedure per dare il via al Recovery, approvato ormai un anno fa. «Abbiamo perso troppo tempo, la crescita cinese è ripartita, gli stati Uniti sono in piena espansione, l'Unione europea deve restare nella corsa», ha detto il francese Bruno Le Maire.
[TESTO]Il pressing rimbalza senza sosta da Bruxelles alle 27 capitali Ue e viceversa, nella settimana più importante per la ripresa dell'economia europea.
Entro venerdì tutti piani di Recovery nazionali dovranno essere consegnati alla Commissione e non a caso i quattro big - Germania, Francia, Italia e Spagna - compiranno tutti insieme il grande passo oggi. E se la Commissione ha fretta di avere tra le mani i documenti che contengono riforme e investimenti di ognuno, i Paesi hanno fretta di vederseli approvare. Ma ancora non è chiaro se il processo riuscirà a concludersi prima della pausa estiva, oppure se bisognerà aspettare settembre per vedere i primi fondi, cioè quell'anticipo che equivale al 13% del totale. Francia e Germania, che lavoravano ai loro piani già dall'estate scorsa, hanno deciso di svelarli insieme con una conferenza stampa congiunta dei loro ministri dell'Economia.
Un'occasione sia per ricordare il contributo franco-tedesco agli strumenti anti-crisi, come SURE, il fondo anti-disoccupazione, sia per spingere tutti a concludere le procedure per dare il via al Recovery, approvato ormai un anno fa. «Abbiamo perso troppo tempo, la crescita cinese è ripartita, gli stati Uniti sono in piena espansione, l'Unione europea deve restare nella corsa», ha detto il francese Bruno Le Maire.