La Nuova Sardegna

Donne ai posti di comando: il potere parla al femminile

di Silvia Sanna
Donne ai posti di comando: il potere parla al femminile

Rivoluzione in settori chiave: la sarda Campus architetta più votata d’Italia

29 aprile 2021
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SASSARI. Sente che il vento è cambiato e verso le donne soffia finalmente una buona aria: «Si guardano le capacità, si valutano le persone in base a questo. E delle donne colpisce il fatto di essere incredibilmente multitasking, perché fanno tante cose insieme mantenendo sempre un livello alto di concentrazione. A tante, me compresa, capita la mattina di pensare “aiuto, oggi non ne esco viva” per poi riuscire a incastrare tutto, mentre il pensiero vola già verso i prossimi impegni....» Parla al telefono, Tiziana Campus, diretta al primo appuntamento di lavoro di un’altra giornata fitta di incontri, di scadenze da rispettare. Parla e sorride, un po’ si commuove nel raccontare la sua vita di impegno e passione per una professione, l’architetto, che qualche giorno fa l’ha portata all’elezione nel Consiglio nazionale dell’ordine: è la prima rappresentante sarda dall’istituzione nel 1923 e il suo ingresso è avvenuto con il botto, perché Tiziana Campus con 371 preferenze è stata la candidata più votata d’Italia.

Donne alla riscossa. Tiziana è una delle protagoniste del periodo positivo per il genere femminile: tante sono state chiamate quasi contemporaneamente a ricoprire incarichi importanti in Italia e all’estero, scelte per le loro capacità, per il curriculum denso di esperienze e traguardi raggiunti. La stranezza è che non sia successo prima, perché le donne di successo ci sono sempre state in tutti i settori ma hanno sempre faticato, e continuano a farlo, per raggiungere certe posizioni di vertice che per i colleghi uomini rappresentano invece la normalità. L’altra stranezza, e questo fa intuire quanta strada ci sia ancora da fare sull’argomento, è che se ne parli: accade proprio perché le donne in cima alla piramide continuano a rappresentare una anomalia. «Dobbiamo dimostrare di essere più brave – conferma Tiziana Campus – a volte appare più scontato che un uomo sia una eccellenza nel suo campo, mentre per una donna ci si stupisce».

Gioco di squadra. E Tiziana, di essere brava e capace, l’ha dimostrato negli anni con un attaccamento alla professione di cui si è innamorata sin da ragazza. Oggi Tiziana, di Osilo, 51 anni da compiere a luglio, 13 anni vissuti a Firenze, guarda ancora lontano. E ha ancora più fiducia dopo il successo ottenuto la settimana scorsa con l’elezione al Consiglio nazionale dell’Ordine degli architetti, con un bottino di voti superiore a quello del presidente uscente. Un piccolo grande miracolo, se si considera che tra i 105 Ordini italiani quello isolano è tra i meno affollati, con circa 2000 iscritti. «È stato un risultato straordinario, se mi avessero detto due anni che sarebbe andata così non ci avrei creduto». Due anni fa tutto è iniziato, quando Tiziana Campus era già presidente dell’Ordine provinciale degli architetti di Sassari. E la sua prima elezione, avvenuta nel 2017, faceva già intuire quello che sarebbe accaduto poi. Perché quell’anno alla guida dei quattro ordini provinciali furono elette altrettante donne: «Oltre a me a Sassari, ecco Teresa Demontis a Cagliari, Maria Laura Delrio a Nuoro e Patrizia Sini a Oristano. Non ci conoscevamo, abbiamo fatto squadra: ci siamo impegnate insieme per la valorizzazione della professione, per dare risposte agli iscritti, per fare formazione e affrontare la crisi che mortifica il ruolo dell’architetto». E, insieme, quattro donne hanno costruito e sostenuto la candidatura di una di loro, Tiziana Campus: «Siamo la dimostrazione di cosa possono fare insieme le donne. Io le ringrazio tantissimo e ringrazio tutti quelli che hanno sostenuto me e il mio gruppo, “Valore architetto”: 15 candidati, siamo stati eletti in 9, tra cui 4 donne, garantendo così una buona parità di genere». Ma non chiamatela architetta: «Non credo che sia un problema di desinenza e che cambiandola al femmine le donne siano maggiormente rispettate. Ritengo che il rispetto si debba dimostrare con i fatti, senza discriminazioni e pregiudizi. Preferisco essere chiamata architetto ma capisco le colleghe e le donne che sottolineano l’importanza di partire dalle piccole cose, come una desinenza, per arrivare alle grandi conquiste».

Il futuro. Sulla carta, visto il numero di voti, Tiziana Campus dovrebbe diventare il prossimo presidente dell’Ordine degli architetti. Ma non andrà così per accordi presi all’interno del gruppo durante la campagna elettorale: «Nessun problema, darò comunque il mio contributo». Magari come vicepresidente: si saprà a Roma il 5 maggio, quando saranno distribuite le cariche. Nel frattempo Tiziana ha già lasciato la presidenza dell’Ordine provinciale di Sassari. E sino alle nuove elezioni, alla guida ci sarà un’altra donna, Cristina Marongiu: meglio non perdere le buone abitudini.

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