La Nuova Sardegna

Vaccini agli over 50: dal 14 le prenotazioni

Vaccini agli over 50: dal 14 le prenotazioni

Verrà utilizzata per la prima volta la piattaforma delle Poste

11 maggio 2021
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CAGLIARI. Da venerdì 14 anche gli over 50 potranno aderire alla campagna vaccinale. Attenzione, però, stavolta la prenotazione dovrà essere effettuata sulla piattaforma di Poste Italiane (https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it) e non più su quella regionale. Intanto la Sardegna è retrocessa di nuovo nella classifica nazionale per numero di dosi somministrate rispetto a quelle ricevute: è sotto l’80 per cento, penultima, con soli 6.300 vaccini domenica, ma anche con un picco di oltre 13mila a metà della settimana scorsa. Infine, è cessato allarme per l’improvvisa decisione dell’Unione Europea di non rinnovare a giugno il contratto con AstraZeneca. Non ci saranno problemi per chi ha ricevuto la prima dose Oxford ed è in attesa del richiamo: fino a dicembre l’azienda inglese rispetterà le date di consegna, e quindi in Sardegna dovrebbero arrivare quasi 900mila dosi in tutto.

Over 50. I sardi nati dal 1961 al 1971 dovranno aspettare fino a venerdì, in tarda mattinata, per entrare di diritto fra le fasce anagrafiche da vaccinare. Nelle altre Regioni le prenotazioni sono partite ventiquattr’ore fa, ma la Sardegna ha chiesto e ottenuto un rinvio di quattro giorni. Due i motivi. Il primo: fino a giovedì negli hub le mattinate saranno dedicate in particolare alla vaccinazione dei fragili, categoria in cui la filiera regionale è ancora in notevole ritardo. Il secondo: proprio con gli over 50 la piattaforma di Poste Italiane prenderà il posto della precedente (vaccinocovid.sardegnasalute.it) e per risolvere i problemi tecnici – come confermato dall’Ats-Ares - «è stato necessario differire a metà settimana la migrazione da un sistema all’altro». Anche con la nuova piattaforma non cambieranno comunque le procedure: bisognerà registrarsi con il codice fiscale e la tessera sanitaria valida, inserendo anche un numero di cellulare. È proprio a quel numero che poi ogni over 50 riceverà il messaggio di convocazione e cioè giorno, orario e luogo in cui sarà vaccinato. Va sottolineato che la registrazione è aperta a chiunque non abbia esenzioni ticket dovute a precedenti patologie, perché, in questo caso, rientrerebbe invece fra i pazienti fragili e fragilissimi. A proposito di questa categoria, l’Ats-Ares ha comunicato che saranno necessarie almeno due settimane per somministrare la prima dose a tutti i 120mila diabetici sardi.

Vaccinazioni. Il tetto delle 15-17mila dosi giornaliere è ancora lontano. L’Ufficio del commissario nazionale, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha chiesto alla Sardegna di accelerare i tempi e soprattutto concludere la vaccinazione dagli over 80 agli over 70. A preoccupare è in particolare l’andamento a macchia di leopardo, con alcuni hub oltre la media regionale e altri ancora in affanno. Domani dovrebbe arrivare la consueta fornitura settimanale fra Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, con un potenziale intorno alle 65mila-70mila dosi per evitare di dar fondo alle scorte. Anche se la Sardegna, almeno stando al sito del Governo, dovrebbe ancora avere a disposizione 153mila dosi. Ma questa quota è destinata a ridursi nelle prossime ore visto che la partecipazione dei medici di famiglia alla campagna si sarebbe ormai consolidata. Intanto domani sarà inaugurato l’hub di San Gavino, allestito nella struttura polivalente del Comune, nel piazzale giudici Falcone e Borsellino, davanti all'ospedale Nostra Signora di Bonaria.

Caso AstraZeneca. È rientrato l’allarme dopo che l’Unione Europea non ha rinnovato il contratto di fornitura con l’azienda farmaceutica inglese. Non ci saranno blocchi improvvisi nella campagna vaccinale, perché comunque AstraZeneca dovrà tener fede alle consegne previste dal vecchio contratto e quindi fino a dicembre. Come si legge in una nota ufficiale del commissario europeo alla sanità, «il mancato rinnovo non è dovuto alla qualità dello stesso vaccino, è da sempre sicuro e senza particolari controindicazioni, ma solo perché finora l’azienda non ha rispettato i tempi di consegna se non in alcune circostanze». Di conseguenza, come ribadito anche dall’Ats-Ares, chi ha ricevuto la prima dose AstraZeneca sarà immunizzato con la seconda del vaccino inglese. Però, va ricordato, che il richiamo comunque è stato spostato dai precedenti 40 giorni a 84/90. Allo stesso tempo le dosi AstraZeneca saranno utilizzate anche per le nuove vaccinazioni durante l’estate e fino alla conclusione della campagna 2021. Resta, invece, da capire se rimarrà o meno l’attuale vincolo per le dosi inglesi: oggi possono essere somministrate solo agli over 60. Il generale commissario Figliuolo vorrebbe abbassare la fascia d’età, ma dall’Agenzia italiana per il farmaco non è arrivato ancora il via libera per allargare la platea dei vaccinandi.

Nuovi arrivi. Sarà di sicuro la tedesca Curevac a prendere il posto di AstraZeneca col passare dei mesi. Lo farà con il suo vaccino che ha lo stesso principio delle dosi Pfizer e Moderna, l’Rna messaggero ma con una tecnologia molto avanzata, e dovrebbe essere anche più maneggevole: potrà essere conservato in un normale frigorifero senza bisogno della catena del freddo a meno 70 gradi. L’Agenzia europea del farmaco ha annunciato che Curevac è sotto esame ed entro maggio dovrebbe ottenere l’autorizzazione finale. (ua)

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