La Nuova Sardegna

Cuoco trovato morto: è stato un infarto

di Luciano Onnis
Cuoco trovato morto: è stato un infarto

L’autopsia chiude il giallo: nessun segno di violenza sul corpo di Roberto Demontis

12 maggio 2021
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CAGLIARI. Morte naturale, fine del giallo. L'autopsia effettuata dal medico legale Roberto Demontis ha confermato quanto l'anatomopatologo aveva già ipotizzato dopo il primo ma accurato esame esterno sul corpo senza vita del cuoco cagliaritano Mario Romani, 42 anni. L’uomo era stato trovato morto lunedì mattina nel suo appartamento da un fratello che, allarmato per il fatto che il congiunto non rispondeva alle sue chiamate al telefono, era andato a cercarlo a casa sua. In un primo momento, soprattutto in considerazione del disordine che regnava nell'appartamento, in una palazzina a quattro piani di via Cornalias, si era pensato a un omicidio. Sembrava, a prima vista, che l'abitazione fosse stata messa a soqquadro da un ipotetico assassino in cerca di denaro. Poi però i carabinieri del reparto investigativo del comando provinciale e i colleghi del Ris hanno accertato che quel disordine faceva parte del modo di vivere del padrone di casa. Il medico legale era apparso abbastanza sicuro già dopo la prima ispezione esterna del corpo della vittima: nessun segno di violenza, ecchimosi o graffi che potessero lasciar presupporre un'aggressione. Solo un leggero trauma contusivo alla nuca, procurato verosimilmente con la caduta all'indietro del cuoco dopo un malore. L'autopsia, come detto dal medico legale e dal tenente colonnello Raffaele Cossu del Comando provinciale dei carabinieri al momento di lasciare la scena della tragedia, è stata fatta «solo per escludere del tutto e in via definitiva un omicidio».

A trovare il cuoco senza vita era stato il fratello. «Sono venuto a casa di Mario perché da due giorni non mi rispondeva al telefono – avrebbe detto l’uomo ai carabinieri –, avevo le chiavi di casa e sono entrato, facendo la tragica scoperta». Questo lunedì mattina intorno alle 10. Immediato l'allarme ai carabinieri e l'arrivo sul posto degli investigatori, quindi del medico legale su disposizione del magistrato Nicola Giua Marassi. Due ore di accertamenti dentro l'appartamento, poi il professor Demontis uscendo dalla palazzina di via Cornalias, ai piedi del colle San Michele è stato chiari: «Morte naturale, nessun segno di violenza sul corpo». L'appartamento è stato posto sotto sequestro per consentire ulteriori ispezione da parte dei Ris. Poi l'autopsia che ha chiuso definitivamente il caso.

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