La Nuova Sardegna

Nuoro, genitori giovanissimi: «Occupiamo l'alloggio illegalmente, ma siamo disperati»

Stefania Vatieri
Nuoro, genitori giovanissimi: «Occupiamo l'alloggio illegalmente, ma siamo disperati»

Con una bimba di 8 mesi si sono insediati in una scuola. E alle 17, quando l’istituto chiude, loro rimangono bloccati all’interno

19 maggio 2021
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NUORO. L’altra faccia del Covid: una famiglia di giovanissimi genitori, praticamente due ragazzini, e una bambina di appena 8 mesi. Aggiungi la perdita di un lavoro saltuario, il ritrovarsi in mezzo a una strada senza un tetto sulla testa. E infine la decisione, consapevole, di commettere un illecito. Andando a occupare una casa dove nessuno vive più, che viene utilizzata da un gruppo folk. Ma la struttura è l’ex casa del custode della scuola elementare di Furreddu a Nuoro. E il complesso, come dovrebbe accadere in qualsiasi struttura scolastica, alla fine delle lezioni viene chiuso. Andrea e Manuela, questi i nomi dei due giovanissimi genitori, hanno occupato abusivamente la casa cinque mesi fa, quando ancora gli ingressi erano poco ermetici. Ma dieci giorni fa sono stati sostituiti i cancelli che alle 17 vengono chiusi a chiave. E così chi è fuori ci resta. E chi è dentro, anche se non ha i titoli per esserci, pure. Uno stato di cose che può anche creare situazioni di pericolo.

Quando i cancelli della scuola di via Aosta si chiudono, padre, madre e figlioletta restano all’interno: qualche notte fa si è scatenato il panico tra i due neo genitori che in piena notte hanno dovuto portare la bambina in ospedale trovandosi però davanti un cancello chiuso senza la possibilità di poterlo aprire. «Abbiamo paura per la nostra sicurezza, ma sopratutto per quella di nostra figlia, perché in caso di necessità l’ambulanza e gli operatori sanitari non potrebbero raggiungere la nostra abitazione».

I due giovani si trovano in una situazione di palese irregolarità: «Siamo consapevoli di aver commesso un illecito occupando senza titolo la casa del custode, ma noi ci trovavamo in mezzo a una strada con una neonata di tre mesi e senza un soldo -spiega Andrea -. A causa del Covid ho perso il mio lavoro che per giunta era discontinuo e precario, quindi purtroppo anche non volendo è stato necessario fare così».

Una situazione spinosa per la dirigente scolastica, che è obbligata a chiudere i cancelli della scuola alle 17 in punto chiudendo all’interno gli abusivi. È una situazione difficile anche per il Comune barbaricino, proprietario dell’immobile.

«Purtroppo ci troviamo di fronte a una situazione spinosa che non ci consente di fornire le chiave a questa famiglia perché risultano essere irregolari con tanto di denuncia in Procura per occupazione abusiva - spiega l’assessora comunale alle Politiche sociali e all’Istruzione, Fausta Moroni —. Al netto di questo, è necessario prendere in mano la situazione che personalmente non conoscevo perché probabilmente la coppia non si è rivolta ai nostri uffici, che sono sempre aperti a tutti - spiega ancora Fausta Moroni -. Cercheremo di trovare una soluzione che garantisca la sicurezza di queste persone e della scuola che ovviamente non può rimanere aperta».

La dirigente scolastica preferisce non commentare, ma parla con gli atti che, in questo momento, non possono che essere quelli della salvaguardia della sicurezza della scuola.

I due neogenitori confidano in una soluzione: «Chiediamo a chi ha la competenza di mettersi una mano sulla coscienza e permetterci di entrare e uscire liberamente, soprattutto in caso di estrema necessità». Richiesta che probabilmente resterà inascoltata perché nessuno vorrà sancire una situazione irregolare. Ma si dovrà trovare un’alternativa per non lasciare sulla strada questa giovane famiglia.

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