La Nuova Sardegna

Prevenzione Covid, il decalogo da seguire secondo l'infettivologo Babudieri

Enrico Gaviano
Prevenzione Covid, il decalogo da seguire secondo l'infettivologo Babudieri

Il direttore di malattie infettive a Sassari: "Il virus circola ancora, vietato abbassare la guardia. Gli stagionali devono vaccinarsi per evitare di propagare di nuovo i contagi"

16 giugno 2021
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SASSARI. Poche regole ma precise. Si può evitare di contrarre il Covid ma occorre seguire i comportamenti che abbiamo ormai imparato da un anno e mezzo di convivenza con il virus. A dettare il decalogo sono gli esperti, come il professor Sergio Babudieri, direttore di malattie infettive a Sassari. Lui non si stanca di ripetere: "Siamo in fascia bianca ed è bello. Ma questo non significa che il virus non c'è più. Il Covid continua a girare e va a colpire la popolazione che ancora non ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Dunque occorre tenere alta l'attenzione".

Precauzioni. "Le precauzioni sono quelle che conosciamo tutti ma che qualcuno ormai sembra aver dimenticato _ ripete Babudieri _. Dunque è sempre fondamentale l'uso della mascherina, lavarsi le mani bene e disinfettarle, evitando di toccare naso, bocca e occhi se non si è certi di aver prima pulito bene le mani. E ovviamente è sempre molto importante anche la regola del distanziamento da osservare scrupolosamente. Gli assembramenti sono da evitare, insomma".

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Infezioni. "L'ho detto diverse volte negli ultimi tempi _ osserva il primario di malattie infettive _, attirandomi anche gli insulti di diverse persone. Ma non cambio idea: chi ora contrae il virus deve fare il mea culpa. Ormai sappiamo tutti quali sono i comportamenti da seguire, se il contagio avviene è solo per non aver rispettato le regole. Magari succede a quelli che non credono che il virus esista. Se facessero un po' di terapia intubati, forse cambierebbero idea. Comunque ormai ultimamente in reparto abbiamo avuto pochi casi, e la percentuale vede una prevalenza di infetti provenienti dai centri dell'interno piuttosto che da Sassari. Questo perché ancora in molti paesi i comportamenti continuano a essere non corretti e purtroppo ci sono anche molti anziani che non si sono voluti vaccinare".

Vaccinazioni. "Occorre continuare a tappeto la vaccinazioni _ dice ancora Babudieri _, perché è il rimedio sicuro, infallibile per evitare la propogazione del virus. Sul campo abbiamo avuto la dimostrazione di quanto sto dicendo. Prima osservando le precauzioni e poi vaccinandoci tutti nella clinica di malattie infettive siamo rimasti tutti indenni. Nessuno ha contratto il virus. Questo nonostante nelle nostre corsie siano passati oltre 850 pazienti Covid".

Lavoratori Stagionali. "Devo lanciare un appello a tutti i lavoratori stagionali. Vaccinatevi, cercate di farlo al più presto se non l'avete ancora fatto. Ormai sappiamo bene che il picco di contagi che si è avuto in Sardegna da agosto dello scorso anno è stato determinato proprio dagli stagionali che operavano in hotel, ristoranti, bar e che hanno contratto il virus sul posto di lavoro. Purtroppo da lì il virus si è propagato a raggiera in tutta l'isola".

Varianti. "Si parla molto di varianti in questo periodo _ aggiunge Babudieri _, in particolare l'indiana o Delta che dir si voglia. Chiarisco subito che chi è vaccinato non deve temere nulla. Non ci sono casi di persone sane che si siano ammalate e finiscano in ospedale intubati o addirittura muoiano. Sappiamo che la copertura del vaccino lascia una piccola percentuale di possibilità di ammalarsi nuovamente nonostante il vaccino. Ma sono persone anziane e/o fragili che poi possono anche morire ma non di Covid ma con il Covid, cioè a portarli in cimitero sono le patologie pregresse".

 

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