In vent’anni di canzoni il legame di Franca Masu con Alghero e il catalano
Domenica 27 giugno il concerto a Lo Quarter
23 giugno 2021
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Vent’anni in viaggio: un viaggio in cui Franca Masu racconta la sua città e la storia che le unisce. Tutto è iniziato con una voce che, per via della passione viscerale, ha preso il largo e, ricerca dopo ricerca, ha abbracciato molti, tanti mari. La cantante ricorda così il suo esordio discografico avvenuto nel giugno 2000 con l’album “El meu viatge” (Saintrock) prodotto da Mark Harris con uno spettacolo che abbraccerà un vasto repertorio raccogliendo i brani più significativi dei suoi sette album.
Il canto di Franca Masu, d’altra parte, è partito proprio dal mare di Alghero e la lingua che lei ha scelto per raccontarsi e cantare la vita è stata proprio l’algherese. Quella parlata, così arcaica, così legata al catalano antico, le ha permesso di essere, esperienza dopo esperienza, anno dopo anno, disco dopo disco, sempre più autentica e più originale. “El meu viatge: 20Anys” è un evento voluto dalla Fondazione Alghero per aprire la stagione dei concerti estivi del ricco cartellone. Il concerto si terrà domenica 27 giugno alle 21 nella corte de Lo Quarter.
La versatilità di questa interprete e la sua indole di donna curiosa, l’hanno portata ad addentrarsi anche nelle musiche popolari a lei più prossime quasi per affinità elettive: cantare l’amore, la nostalgia, la distanza, il mare, il viaggio, il dolore, la gioia, la speranza, la morte, la vita. «In questi vent’anni col cuore e con la mia voce ho attraversato le parole dei poeti algheresi che mi hanno insegnato tutto quello che c’è da sapere dell’amore per Alghero. Ma ho anche scritto parole nuove, immaginando altre vite e altri luoghi, pur senza muovere i miei passi. Sono versi che ancora adesso mi fanno tremare la voce in gola quando li riascolto. Perché sono versi veri, sono la mia vita, sono la carne, le lacrime e le solitudini. Sono le mie memorie, le mie amate “patrie sonore”, le piccole cose mute, la mia casa, i miei amori, il mio vento d’inverno. Ma sono anche luce, gioia, fremito e sogni. Ho ancora bisogno di sentir fremere e battere il mio cuore. Ho bisogno, cantando, di sentirmi utile».
Poter cantare tutto questo non solo nel catalano di Alghero ma in modo naturale anche in sardo, castigliano, portoghese, francese, napoletano, italiano ha significato per Franca Masu raccontare la bellezza della parola poetica, la forza della storia di altre genti, il fascino di terre lontane eppure così vicine portando la sua voce dal Canada all’Argentina, passando per Spagna, Lussemburgo, Germania, Ungheria, Turchia e Ucraina. Nel 2018 arriva la consacrazione dell’alto valore raggiunto nel corso del suo cammino artistico da parte del Governo catalano con l’assegnazione della Creu de Sant Jordi e lo scorso aprile è uscito il suo nuovo album Cordemar. Domenica 27 sul palco con lei i suoi storici compagni di viaggio, un equipaggio affiatato composto da Salvatore Maltana al contrabbasso, Sade Mangiaracina al pianoforte, Luca Falomi alle chitarre e Massimo Russino alla batteria. «Sono musicisti di altissima levatura, oggi nomi eccellenti del jazz italiano. Mi sento onorata di stare al loro fianco e mi fanno sempre sentire sicura, avvolgendomi di note raffinate ed efficaci. Attendo il pubblico ad Alghero con il sincero ricordo e l’emozione del mio primo giorno sul palco del Forte della Maddalena, quando intonai la prima canzone in algherese che avevo imparato: Minyona Morena. Non la dimenticherò mai».
La prevendita è disponibile ogni sera nel botteghino allestito a Lo Quarter in Largo San Francesco dalle 18 alle 20.30 e la sera stessa del concerto all’entrata.
Il canto di Franca Masu, d’altra parte, è partito proprio dal mare di Alghero e la lingua che lei ha scelto per raccontarsi e cantare la vita è stata proprio l’algherese. Quella parlata, così arcaica, così legata al catalano antico, le ha permesso di essere, esperienza dopo esperienza, anno dopo anno, disco dopo disco, sempre più autentica e più originale. “El meu viatge: 20Anys” è un evento voluto dalla Fondazione Alghero per aprire la stagione dei concerti estivi del ricco cartellone. Il concerto si terrà domenica 27 giugno alle 21 nella corte de Lo Quarter.
La versatilità di questa interprete e la sua indole di donna curiosa, l’hanno portata ad addentrarsi anche nelle musiche popolari a lei più prossime quasi per affinità elettive: cantare l’amore, la nostalgia, la distanza, il mare, il viaggio, il dolore, la gioia, la speranza, la morte, la vita. «In questi vent’anni col cuore e con la mia voce ho attraversato le parole dei poeti algheresi che mi hanno insegnato tutto quello che c’è da sapere dell’amore per Alghero. Ma ho anche scritto parole nuove, immaginando altre vite e altri luoghi, pur senza muovere i miei passi. Sono versi che ancora adesso mi fanno tremare la voce in gola quando li riascolto. Perché sono versi veri, sono la mia vita, sono la carne, le lacrime e le solitudini. Sono le mie memorie, le mie amate “patrie sonore”, le piccole cose mute, la mia casa, i miei amori, il mio vento d’inverno. Ma sono anche luce, gioia, fremito e sogni. Ho ancora bisogno di sentir fremere e battere il mio cuore. Ho bisogno, cantando, di sentirmi utile».
Poter cantare tutto questo non solo nel catalano di Alghero ma in modo naturale anche in sardo, castigliano, portoghese, francese, napoletano, italiano ha significato per Franca Masu raccontare la bellezza della parola poetica, la forza della storia di altre genti, il fascino di terre lontane eppure così vicine portando la sua voce dal Canada all’Argentina, passando per Spagna, Lussemburgo, Germania, Ungheria, Turchia e Ucraina. Nel 2018 arriva la consacrazione dell’alto valore raggiunto nel corso del suo cammino artistico da parte del Governo catalano con l’assegnazione della Creu de Sant Jordi e lo scorso aprile è uscito il suo nuovo album Cordemar. Domenica 27 sul palco con lei i suoi storici compagni di viaggio, un equipaggio affiatato composto da Salvatore Maltana al contrabbasso, Sade Mangiaracina al pianoforte, Luca Falomi alle chitarre e Massimo Russino alla batteria. «Sono musicisti di altissima levatura, oggi nomi eccellenti del jazz italiano. Mi sento onorata di stare al loro fianco e mi fanno sempre sentire sicura, avvolgendomi di note raffinate ed efficaci. Attendo il pubblico ad Alghero con il sincero ricordo e l’emozione del mio primo giorno sul palco del Forte della Maddalena, quando intonai la prima canzone in algherese che avevo imparato: Minyona Morena. Non la dimenticherò mai».
La prevendita è disponibile ogni sera nel botteghino allestito a Lo Quarter in Largo San Francesco dalle 18 alle 20.30 e la sera stessa del concerto all’entrata.