«Niente tagli alle scuole di medicina»
L’assessore Mario Nieddu assicura che le borse di studio saranno finanziate
29 giugno 2021
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CAGLIARI. Un taglio alle borse di studio per le scuole di specializzazione in medicina non è ammesso, hanno denunciato le opposizioni, dal Pd ai Progressisti, e anche la consigliera regionale Elena Fancello dai banchi del Psd’Az, partito leader della maggioranza di centrodestra. Secondo loro è forte il rischio che siano ridotte da 200 a 53. Ma l’assessore alla sanità, Mario Nieddu, ha replicato a tutti: «Non ci saranno tagli. Abbiamo finanziato le prime, una cinquantina, poi le altre lo saranno nella prossima Manovra di bilancio».
L’affondo della minoranza. Ad aprire lo scontro è stato il consigliere regionale Roberto Deriu, Pd: «Una riduzione drastica finirebbe per mandare gambe all’aria il sistema sanitario. Soprattutto perché è uscito malconcio dalla pandemia proprio a causa della storica mancanza di medici». Poi è stata la volta del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha detto: «Non credo ai recuperi in corsa da parte della Giunta. O comunque rischierebbero di arrivare fuori tempo massimo. I test d’ingresso per le scuole di specializzazione è stato fissato per il 20 luglio ed è facile pensare che entro quella data la Manovra non sarà approvata. Senza copertura finanziaria salteranno almeno 150 borse di studio ed è un’assurdità».
L’affondo del Psd’Az. Dai banchi della maggioranza di centrodestra è stata la sardista Elena Fancello a puntare il dito: «A fronte delle criticità messe in evidenza dalla pandemia– scrive – l’insufficienza di posti per le specializzazioni di area medica è fuori luogo e inadeguata alle circostanze». Per questo, «abbiamo depositato una mozione con cui chiediamo interventi affinché tutti i laureati in medicina degli Atenei sardi trovino posto nelle scuole e anche l’incremento delle borse regionali per aumentare il numero di specializzati che poi restino in Sardegna». La mozione impegna la Giunta anche a «dotarsi di una programmazione che calcoli il fabbisogno nei territori e che poi rimoduli il numero di posti disponibili visto soprattutto l’allarmante fenomeno di riduzione dei medici soprattutto nelle zone interne».
Falso allarme. La replica dell’assessore Mario Nieddu è stata questa: «Le borse di studio rimarranno quelle previste e non saranno ridotti i finanziamenti. Quanto necessario arriverà con la nuova Manovra di bilancio e quindi rispetteremo tutti i tempi previsti».
L’affondo della minoranza. Ad aprire lo scontro è stato il consigliere regionale Roberto Deriu, Pd: «Una riduzione drastica finirebbe per mandare gambe all’aria il sistema sanitario. Soprattutto perché è uscito malconcio dalla pandemia proprio a causa della storica mancanza di medici». Poi è stata la volta del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha detto: «Non credo ai recuperi in corsa da parte della Giunta. O comunque rischierebbero di arrivare fuori tempo massimo. I test d’ingresso per le scuole di specializzazione è stato fissato per il 20 luglio ed è facile pensare che entro quella data la Manovra non sarà approvata. Senza copertura finanziaria salteranno almeno 150 borse di studio ed è un’assurdità».
L’affondo del Psd’Az. Dai banchi della maggioranza di centrodestra è stata la sardista Elena Fancello a puntare il dito: «A fronte delle criticità messe in evidenza dalla pandemia– scrive – l’insufficienza di posti per le specializzazioni di area medica è fuori luogo e inadeguata alle circostanze». Per questo, «abbiamo depositato una mozione con cui chiediamo interventi affinché tutti i laureati in medicina degli Atenei sardi trovino posto nelle scuole e anche l’incremento delle borse regionali per aumentare il numero di specializzati che poi restino in Sardegna». La mozione impegna la Giunta anche a «dotarsi di una programmazione che calcoli il fabbisogno nei territori e che poi rimoduli il numero di posti disponibili visto soprattutto l’allarmante fenomeno di riduzione dei medici soprattutto nelle zone interne».
Falso allarme. La replica dell’assessore Mario Nieddu è stata questa: «Le borse di studio rimarranno quelle previste e non saranno ridotti i finanziamenti. Quanto necessario arriverà con la nuova Manovra di bilancio e quindi rispetteremo tutti i tempi previsti».