La Nuova Sardegna

Con l’auto contro l’albero muore cuoco di San Vito

di Gian Carlo Bulla
Con l’auto contro l’albero muore cuoco di San Vito

Il 59enne è uscito di strada mentre rientrava a casa dopo il turno di lavoro Forse un malore alla base della sciagura, inutili i tentativi di rianimarlo 

19 agosto 2021
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CASTIADAS. Ha perso il controllo dell’auto che, uscita di strada, si è schiantata contro un olivastro ai lati della banchina: così nella notte tra martedì e mercoledì ha perso la vita Sandro Casula, un aiuto cuoco stagionale 59enne di San Vito. Dopo aver finito il turno di lavoro, percorreva la strada provinciale 19 a bordo della sua Renault Kangoo per fare rientro a casa a San Vito. Giunto all’altezza di Genn’e Spina, nell’affrontare una curva, per cause ancora in via di accertamento (tra le ipotesi più accreditate un improvviso malore) la vettura, all’altezza dell’incrocio con via della Casaia, nei pressi della borgata di San Pietro, è uscita di strada, quindi l’impatto fatale.

Inutili, nonostante la tempestività dell’intervento, i tentativi di rianimarlo e di salvargli la vita effettuati dall’equipe della “Mike 60”, la medicalizzata del 118 del distretto sanitario del Sarrabus Gerrei, allertata da un automobilista. Per Sandro Casula non c’è stato niente di fare. “Arresto cardiocircolatorio”, ha refertato il medico intervenuto, ma la morte potrebbe essere avvenuta durante l’uscita di strada e prima dell’impatto con l’albero. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito e i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di San Vito che, coadiuvati dai colleghi della stazione di Castiadas, hanno effettuato i rilievi, sequestrando il veicolo.

La notizia della tragedia si è subito diffusa nel paese del Sarrabus provocando grande cordoglio. La vittima era molto conosciuta e stimata. Casula era sposato e lavorava per una società che gestisce uno dei più rinomati resort del litorale di Villasimius. In tanti, con in testa il sindaco Marco Siddi, hanno manifestato la propria vicinanza alla moglie Cristina e ai figli Stefano e Alberto. «Sandro Casula, era un grande lavoratore- sottolinea il primo cittadino –. Da giovane era emigrato in Libia, dove per diversi anni ha lavorato alle dipendenze di una impresa edile italiana. Rientrato in paese ha gestito per una ventina d’anni la macelleria di famiglia, subentrando al padre Benigno. Da una decina d’anni faceva lo stagionale. Trovava anche il tempo per curare personalmente anche un agrumeto e un vigneto. Una persona solare, squisita, amante del lavoro e della famiglia». Il funerale questo pomeriggio a San Vito, nella chiesa parrocchiale.

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