La Nuova Sardegna

Dopo il concerto di Salmo arrivano le prime sanzioni

di Tiziana Simula
Dopo il concerto di Salmo arrivano le prime sanzioni

Olbia, multa al gestore della ruota panoramica che ha in concessione l’area

19 agosto 2021
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Arrivano le prime conseguenze per il concerto con maxi assembramento di Salmo: una multa da mille euro inflitta dalla Capitaneria di porto ai proprietari della ruota panoramica sotto cui è stato allestito il palco dove si è esibito il rapper. Ai concessionari dell’area viene contestato l’utilizzo improprio dello spazio demaniale dato in concessione. Intanto, mentre si attenua, fino a quasi scomparire dai social, la polemica sul concerto, procede invece spedita l’attività di accertamento disposta dal procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, che su quanto accaduto la sera del 13 agosto ha aperto un’inchiesta.

Il capo dei pm galluresi ha affidato l’attività investigativa agli uomini della Capitaneria di porto, competente in materia, considerato che il concerto si è svolto in uno spazio demaniale. L’attenzione della Procura è volta a verificare e a ricostruire tutti i passaggi che hanno portato all’organizzazione di un evento non autorizzato che ha provocato l’assembramento di migliaia di persone, in barba al rispetto di prescrizioni e decreti legge, e a fare chiarezza sulle eventuali condotte e ruoli svolti da persone con incarichi pubblici.

Un’attività preliminare necessaria a ricostruire il quadro esatto di quanto accaduto venerdì scorso. La Capitaneria di porto ha già sentito diverse persone e acquisito informazioni e documentazione.

Al momento non è stata formulata nessuna ipotesi di reato. Si attendono gli sviluppi dell’attività investigativa per contestare eventuali reati e ciò sarà inevitabilmente legato anche all’andamento dei contagi in città, se ci sarà o meno un’impennata di positivi tra gli spettatori del concerto. Anche se moltissimi sono arrivati da altre località, considerato che l’esibizione “improvvisata” era di fatto di pubblico dominio.

La Procura intende sentire come persona informata sui fatti lo stesso rapper olbiese. Cosa che potrebbe accadere nei prossimi giorni quando sarà completata l’attività preliminare.

Intanto sulla sua pagina Facebook Mirtò ha pubblicato ieri una breve nota nella quale ribadisce per il secondo giorno – dopo il video di Fedez ripartito all’attacco di Salmo – i motivi per i quali ha deciso di cancellare la settima edizione del Festival internazionale del mirto. «Purtroppo il Festival è stato annullato per motivi tecnici e organizzativi derivanti dalla continua emergenza pandemica (dati del Ministero della Salute) che rende difficile all’organizzazione la gestione e il controllo delle migliaia di turisti che affollano in queste giornate le principali vie delle città dove, appunto, si sarebbero dovuti tenere gli spettacoli».

Un annullamento che ha provocato il disappunto da parte di artigiani, espositori e di tutti coloro che aspettavano il festival per lavorare e che, invece, hanno perso i loro guadagni.

La cancellazione dell’evento, con l’annullamento del concerto inaugurale di Piero Marras, era stata motivata dallo staff di Mirtò con «motivi tecnici e organizzativi, derivanti dalla delicata situazione sanitaria nella città di Olbia».

Argomento che ha provocato l’immediata reazione del sindaco Settimo Nizzi e dell’assessore al turismo Marco Balata, quest’ultimo finito nella bufera delle polemiche per aver partecipato al concerto. I quali hanno precisato che l’annullamento non è legato a un aggravamento della situazione sanitaria.

Il concerto di Salmo non ha solo scatenato le reazioni di altri artisti, a cominciare da Fedez. È diventato anche un caso politico con la richiesta di dimissioni da parte dei consiglieri di minoranza del sindaco Nizzi e dell’assessore Balata, annunciando una mozione di sfiducia indirizzata alla giunta.

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative