La Nuova Sardegna

Grimaldi: «Sui mari ora si risparmia»

di Claudio Zoccheddu
Grimaldi: «Sui mari ora si risparmia»

Continuità marittima, l’ad promuove l’assegnazione delle singole rotte

10 ottobre 2021
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INVIATO A VALENCIA. Con l’isola sempre più lontana dal resto del Paese, orfana di una continuità aerea sempre più pasticciata e improbabile, un voce apparentemente in controtendenza arriva da Valencia, dove il gruppo Grimaldi ha chiamato a raccolta il suo piccolo universo fatto di 15mila dipendenti e 140 navi che ormai da anni collegano l’isola ai porti continentali affacciati sul Mar Tirreno. Nessun fuoco d’artificio, se la continuità aerea è un disastro da cui ormai sembra molto complicato scampare, quella marittima non se la passa moto meglio ma, secondo Emanuele Grimaldi, amministratore delegato della compagnia di navigazione, perlomeno nell’ultimo periodo sarebbe leggermente migliorata. Restano tanti dubbi, dalle continue proroghe last minute all’assegnazione temporanea delle rotte (a volte anche a brevissima scadenza, come nel caso della Civitavecchia–Arbatax– Cagliari, assegnata dal ministero per appena sei mesi), ma qualcosa si sarebbe mosso nel senso giusto, perlomeno secondo l’armatore napoletano: «Il discorso aperto con il Governo ha permesso l’assegnazione delle singole rotte alle compagnie. Un sistema che è nato anche per merito delle nostre iniziative che hanno sottolineato l’estrema disuguaglianza nella gestione dei collegamenti marittimi. Ne abbiamo parlato all’Unione europea – spiega Grimaldi – mentre una compagnia francese faceva causa allo Stato proprio sulla destinazione di fondi pubblici ad un concorrente. Noi abbiamo subito questo sistema per anni e mentre non prendevano un soldo di contributi, il nostro competitor (Grimaldi non la nomina mai ma si riferisce a Tirrenia-Cin di Vincenzo Onorato, ndr) riceveva finanziamenti pubblici. Ad esempio, noi operavamo “gratis” sulla Ravenna-Catania mentre loro ricevevano 13 milioni di contributi all’anno. Eppure i nostri carichi erano più del doppio dei loro. È la dimostrazione che non era necessario dare questi soldi, come non era necessario farlo sulla Civitavecchia-Olbia, che noi copriamo senza un euro di contributi. Stessa storia per la Livorno- Cagliari, che copriamo da 10 anni senza alcun aiuto mentre il nostro competitor riceveva finanziamenti . E se i contributi sono spariti anche dalla Genova-Olbia, il merito è nostro che non ne abbiamo mai chiesti. Avremmo potuto seguire la stessa strada e battere cassa ma, al contrario, abbiamo dimostrato che qui soldi non erano necessari». Su alcune rotte, evidentemente meno redditizie, il discorso non può valere. Ma Emanuele Grimaldi rivendica comunque il valore della loro posizione, anche quando il gruppo agisce in regime di continuità territoriale: «La settimana scorsa ci siamo aggiudicati la rotta Civitavecchia-Arbatax-Cagliari con un’offerta di poco superiore alla metà di quanto era stato chiesto dai nostri competitor. È successo anche sulla altre due rotte che gestiamo in questo regime e il significato è evidente: abbiamo fatto risparmiare una marea di soldi allo Stato. Ovviamente noi siamo felici di soddisfare una delle istanze che arrivano dalla Sardegna, che resta centrale nei nostri programmi, ma lo siamo anche per aver permesso un grande risparmio alle casse dello Stato e per aver dimostrato che questo era possibile. Quindi con il sistema dell’assegnazione delle singole rotte si è potuto risparmiare parecchi soldi pubblici, il che significa che il sistema ha dei vantaggi notevoli». Ma non solo, c’è anche un’altra questione: «I bandi prevedevano l’utilizzo di navi di età non superiore ai 30 anni – aggiunge l’Ad di Grimaldi – noi copriamo le rotte con navi sotto i 20 anni, il che garantisce una qualità maggiore nel servizio. E il cargo Catania, che copre la Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, lo fa con una notevole riduzione delle emissioni di zolfo e particolato, come la Visentini che naviga tra Napoli, Cagliari e Palermo. Il che sicuramente è un ulteriore valore aggiunto».

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