La Nuova Sardegna

Voli in continuità: non ammessi i cani in stiva, adozioni a rischio

Voli in continuità: non ammessi i cani in stiva, adozioni a rischio

Volontari preoccupati, le precedenti compagnie garantivano il trasporto degli animali, Volotea sul sito dichiara condizioni diverse

26 ottobre 2021
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SASSARI. Non sono solo gli umani a usufruire delle rotte aeree per l'isola. L'assegnazione a Volotea delle rotte in continuità territoriale per sette mesi ha creato non pochi timori tra le associazioni di volontariato che si occupano di adozioni dei randagi: non sono più certe di poter far viaggiare cani e gatti alle stesse condizioni garantite dalle compagnie che hanno preceduto la low cost spagnola. Senza contare che il problema naturalmente riguarderebbe anche chi si muove per turismo e decide di portare il proprio cane con sé (per il gatto sarebbe più semplice viste le dimensioni medie dei felini). Ma con la stagione ormai alle spalle, per ora a preoccuparsi sono i volontari che ogni fine settimana sono abituati a trasportare, solitamente verso il nord Italia e la Lombardia in particolare, cuccioli o cani adulti strappati a una vita di stenti per affidarli alle famiglie di zone d'Italia dove la piaga del randagismo praticamente non esiste grazie a una cultura diversa e a delle scelte politiche lungimiranti.

Ebbene, questo servizio potrebbe essere ostacolato se Volotea applicasse il regolamento che appare sul sito della compagnia: con Alitalia era possibile portare nel trasportino come bagaglio a mano un animale che non superasse i 10 chili di peso (che non erano tanti), ora si scenderebbe addirittura a 8 chili (compreso il trasportino). Insomma, solo i Chihuahua o i rappresentanti delle altre razze mini-size potrebbero salire a bordo senza superare i limiti. E chissà se sarebbe possibile caricare due o tre cuccioli contemporaneamente. Nel regolamento si legge che in cabina possono esserci due animali nel "bagaglio" complessivo di tutti i viaggiatori di quel volo. Ma, soprattutto, ciò che non lascia tranquilli i volontari è la regola per cui non è permesso portare animali in stiva. Se venisse applicata anche ai voli in continuità con l'isola, per chi si occupa di salvare i randagi da un'esistenza (nella migliore delle ipotesi) dietro le sbarre di un canile sarebbe impossibile andare avanti se non adattandosi a sobbarcarsi viaggi in traghetto lunghi e faticosi, anche per i quattro zampe. Da spostamenti di due-tre ore si passerebbe a intere giornate. E anche il più generoso degli animalisti vacillerebbe di fronte a questa prospettiva.

C'è chi ha provato a saperne di più contattando la compagnia o le agenzie, ricevendo indicazioni contraddittorie: così tutti attendono il prossimo week end, quando effettueranno le prime staffette col nord Italia, per scoprire come stanno esattamente le cose. Gli "animali d'affezione" fanno parte delle nostre vite - dicono - e la Regione avrebbe dovuto pretendere che chi subentrava nelle rotte dovesse offrire lo stesso servizio di chi lo ha preceduto. Anche a Fido, naturalmente. (a.palmas)

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