La Nuova Sardegna

Bonorva star del Ballu tundu, ad Arbus coltello di cinque metri

L'artigiano Paolo Pusceddu con s'arresoja di 4,85 metri
L'artigiano Paolo Pusceddu con s'arresoja di 4,85 metri

07 novembre 2021
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il primo record nel 2016 fu una gioia talmente grande che il Comune decise di fare di tutto per provarla ancora. Missione compiuta, grazie a moltissimo impegno, ore ed ore di prove e la passione infinita di centinaia di figuranti arrivati da tutta l’isola. Era la vigilia di Ferragosto del 2017 quando Bonorva festeggiò per la seconda volta l’ingresso meritato nel libro dei guinness: merito del ballu tundu più grande del mondo. Protagonisti 722 ballerini, 102 in più rispetto all’anno precedente, provenienti da 60 paesi dell’isola, tutti con il costume sardo della tradizione e pronti a scatenarsi nella danza.

Una vera fatica perché il serpentone ha attraversato mezzo paese, con i ballerini che si tenevano per mano o sottobraccio, formando un gigantesco cerchio che ruotava in senso orario. Per un’ora ballarono senza sosta, accompagnati dagli organetti: meglio di una seduta in palestra, dal momento che su ballu tundu è considerato dagli esperti un’attività toccasana per il fisico, il cuore e anche lo spirito. Alla fine non ci furono dubbi: vittoria e record conservato in scioltezza. Chissà che prossimamente il Comune di Bonorva non decida di tentare una terza impresa per continuare a mantenere il primato che portò le splendide immagini in tutto il mondo.

E per tanti anni ebbe enorme popolarità anche l’opera realizzata dall’artigiano di Arbus Paolo Pusceddu ed esposta nel Museo del Coltello del paese. Si tratta di una arresoja (o resolza) da record: lunga 4,85 metri, nel 1986 entrata nel Guinness dei primati come coltello a serramanico più grande del mondo. Un titolo mantenuto sino a pochi anni fa, quando fu realizzato un coltello ancora più lungo: ma quello di Arbus ha mantenuto il record mondiale del peso, grazie ai suoi 295 chili.

Per trovare invece il coltello più piccolo bisogna andare a Tortolì: qui l’artigiano orafo di Osini Giovanni Murino realizzò una pattadese di appena tre millimetri se chiusa, cinque se aperta. Il peso: un grammo. Custodito come una reliquia in un’urna trasparente, il micro capolavoro non è mai stato messo in vendita.

Al contrario, si augura di vendere tutti i quadri esposti Gianluca Petrini, artista cagliaritano curatore del progetto “Il naso più lungo del mondo” e anche autore del primo quadro. Una lunga sequenza di dipinti per complessivi 70 metri: nel primo c'è un Pinocchio seduto sulla costa della Sardegna, ma il suo naso è così lungo da attraversare anche tutte le altre opere per ben settanta metri, fino a raggiungere L'Aquila e il resto d'Italia, soggetti raffigurati negli ultimi quadri. La mostra, appena inaugurata all’Aquila, nel 2022 sarà in Sardegna. L'obiettivo è avvicinare i bambini all’arte e devolvere il ricavato della vendita dei quadri – realizzati da adulti ma anche da bambini – ad associazioni che si occupano dei più piccoli. Un primato di bontà, in attesa di finire tra i Guinness.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative