La Nuova Sardegna

Ats regina dell’immobiliare con 1435 beni di proprietà

di Claudio Zoccheddu
Ats regina dell’immobiliare con 1435 beni di proprietà

Ma palazzi e terreni non fruttano e i fitti passivi costano quasi 3 milioni all’anno

08 novembre 2021
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SASSARI. Un patrimonio sterminato che deve rendere di più. O, perlomeno, costare meno. Facile a dirsi, difficile a farsi. Soprattutto quando si quantificano gli averi dell’Azienda per la tutela della salute (Ats) che, tra unità immobiliari e terreni, produce un conto delle proprietà che arriva a 1435 e sale fino a 1498 quando si aggiungono gli immobili in locazione o a titolo gratuito concessi da altre amministrazioni, quelli a titolo oneroso e quelli assegnati all’uso governativo. Nonostante l’elevatissimo numero di proprietà, l’Ats spende quasi 3 milioni di euro all’anno per gli affitti di 84 immobili. I dato sono calcolati sui numeri rilevati il 30 novembre del 2019, su cui la stessa Ats ha prodotto un “piano di valorizzazione del patrimonio” per il 2020 nel tentativo di far quadrare i conti, per venire incontro ai dettami della spending review, e di effettuare una ricognizione precisa dopo l’accorpamento delle 8 Asl nell’Ats, mettendo in evidenza gli immobili “non utili” e quelli che invece potrebbero essere necessari in vista della prossima riorganizzazione della rete ospedaliera e della sanità territoriale.

Il patrimonio. Per prima cosa è necessario distinguere tra il patrimonio “indisponibile” e “disponibile”: il primo rappresenta gli immobili funzionali allo svolgimento delle attività, il secondo comprende le proprietà non idonee allo svolgimento delle attività sanitarie. Per Ats, l’85% dei 1435 beni è indisponibile mentre il restante 15% è disponibile ma una buona parte potrebbe presto cambiare classificazione. È il caso dei terreni o degli stabili in cui non viene svolta alcuna attività sanitaria. Nel dettaglio, tra i 684 terreni posseduti dall’Ats, 94, sono pascoli, 487 sono agricoli, 19 boschivi e 86 urbani per un totale di 622 terreni che risultano attualmente “disponibili” e dunque sicuramente alienabili.

La situazione economica. Per ridurre la spesa sarebbe necessario contenere gli alti costi delle manutenzioni, assumere e formare il personale tecnico-amministrativo necessario alla gestione del patrimonio immobiliare ma, soprattutto, vendere o affittare i beni e sfruttare i finanziamenti regionali per realizzare gli impianti necessari, come quelli per l’antincendio, che rendono impresentabile parte del patrimonio. Qualcosa si è iniziato a fare anche nell’immediato, come la riduzione dell’impatto dei fitti passivi sul bilancio aziendale. O, perlomeno, questo è quello che si evince di prospetti per il 2020 che emergono dal piano di valorizzazione. Se il totale delle spese legati ai fitti passivi nel 2019 era di 2.969.554,06 euro, la prospettiva di riduzione valutata per il 2020 faceva calare l’ammontare della spesa di quasi 250mila euro, portando il totale dei fitti passivi annuali 2.722.698,18 euro. Un calo prospettico possibile grazie alla riduzione degli edifici in locazione da 84 a 72. Pochi spiccioli in confronto all’impatto della spesa sanitaria sul bilancio della Regione, 3,7 miliardi di euro nel solo 2011 con un totale nel triennio 2021-2023 di 11 miliardi. Per questo motivo anche il piano di alienazione diventa importante, se non fondamentale, considerando l’enormità del patrimonio disponibile.

Le Assl. In attesa che la riduzione della spesa possa alleggerire l’impegno dei fondi pubblici, si può dare uno sguardo alle Assl più costose o a quelle con il maggior numero di proprietà, spesso inutilizzate e addirittura antieconomiche. A sorpresa, la più ricca è di gran lunga la Assl di Oristano, che dal punto di vista sanitario è una di quelle messe peggio, per servizi e personale. Eppure, conta 606 proprietà in cui figura un’enormità di terreni, 446, di cui ben 424 ritenuti disponibili dall’Ats e dunque alienabili. Segue la Assl di Sassari con 327 beni di proprietà di cui ben 169 unità immobiliari e, nonostante tutto, 3 immobili in affitto e 16 in uso a titolo gratuito. La Assl di Cagliari possiede 169 proprietà, di cui 126 immobili ma, esattamente come Sassari, ne ha 19 in affitto. Nella Assl di Nuoro si contano 150 proprietà, 103 immobiliari e 47 terreni che non sono integrati da beni in locazione da altre amministrazioni. Seguono le Assl di Olbia, 96, Carbonia, 68, Sanluri, 45, e infine Lanusei con 37 proprietà.

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