La Nuova Sardegna

peste suina africana 

Cacciatori e veterinari dalla commissione europea

di Giusy Ferreli
Cacciatori e veterinari dalla commissione europea

NUORO. Nella tre giorni dell’audit sulla peste suina africana, dedicata ai territori con le visite di aziende e stabilimenti e al confronto con i servizi veterinari delle Assl, la delegazione europea...

13 novembre 2021
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NUORO. Nella tre giorni dell’audit sulla peste suina africana, dedicata ai territori con le visite di aziende e stabilimenti e al confronto con i servizi veterinari delle Assl, la delegazione europea accompagnata da un rappresentante del ministero della Salute, dal direttore del servizio veterinario regionale e dall’Unità di progetto per l'eradicazione della Psa, ha fatto tappa nell’Ogliastra, nel nuorese e poi si è diretta a Sassari. L’attenzione dei revisori europei, coordinati dal greco Milos Junos e sbarcati in Sardegna con il compito di verificare il superamento delle criticità rilevate dalla Commissione europea, per un’intera giornata è stata dedicata al mondo venatorio sardo, ritenuto, a ragione, uno dei principali alleati nella lotta alla malattia.

La prima tappa di questa full immersion si è svolta al centro raccolta di Benetutti. Qui i cacciatori portano i cinghiali abbattuti durante le battute di caccia grossa. Gli animali rimangono nelle celle frigo sino all’arrivo dei veterinari che prelevano la milza e il sangue per i controlli di rito, esami necessari a verificare la circolazione del virus nella fauna selvatica. E qui i funzionari, che hanno un mese di tempo per stilare una relazione che, si spera, possa portare alla revoca delle restrizioni sull’export sulle carni e sui prodotti della filiera suinicola sarda, hanno intervistato il referente per i cacciatori, Tore Bellu, e Salvatore Desini, veterinario che opera nel nord Sardegna. Nel pomeriggio l’audit è proseguito nella biblioteca comunale con i rappresentanti della compagnie di caccia grossa che complessivamente abbattono 15mila cinghiali all’anno su una popolazione stimata di 80mila esemplari.

La giornata di ieri è stata preceduta dal confronto tra i rappresentanti dell’Europa, nella sala dell’ospedale Zonchello di Nuoro, con i servizi veterinari della Assl nuorese. Anche qui non sono mancate le domande sui controlli eseguiti negli ultimi tre anni con non conformità rilevate, sulla gestione di sospetti e sui focolai registrati negli allevamenti, l’ultimo dei quali risalente al 2018 è stato riscontrato a Mamoiada. Questi i numeri delle aziende controllate sul territorio nuorese: oltre 1500 su 1800 registrate. Ancora prima i revisori hanno visitato un’ azienda a Baunei e un allevamento familiare a Orgosolo. Domani e dopo l’ispezione si ferma per riprendere a Cagliari con l’ispezione del porto. La chiusura dell’audit è prevista per il 19 mattina nell’ex sala giunta di viale Trento.

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