La Nuova Sardegna

Al via gli interrogatori, l’autopsia slitta a domani

Al via gli interrogatori, l’autopsia slitta a domani

La Mobile di Oristano sta sentendo i colleghi del poliziotto ucciso accidentalmente A confronto le procedure con le disposizioni adottate durante l’esercitazione

25 novembre 2021
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ORISTANO. Si svolgerà domani al reparto di medicina legale del Policlinico Universitario di Cagliari, l’autopsia sul corpo di Sergio Di Loreto, il poliziotto in servizio alla Questura di Agrigento, ucciso accidentalmente martedì da un suo collega mentre si stava concludendo una esercitazione a fuoco nel poligono in uso alla Polizia di Stato a Soddì, sull’Omodeo. Di Loreto, insieme ai suoi colleghi, era da due giorni in Sardegna per partecipare a un corso di aggiornamento servizio scorte.

L’esame autoptico fisserà un punto fermo di una vicenda dolorosa per l’intera Polizia di Stato. Il medico legale Roberto Demontis dovrà infatti fornire le prime risposte al pubblico ministero Silvia Mascia. Risposte che saranno poi confrontate con le testimonianze che saranno raccolte. Tra le domande a cui l’autopsia dovrà rispondere sicuramente vi è quella sulla distanza e l’angolatura di ingresso del proiettile nel corpo della sfortunato poliziotto. Dati che faranno capire la dinamica dell’incidente e quando il colpo è stato sparato. Sarà questo un elemento certo, importante e da affiancare al racconto di quel drammatico momento da parte dei tanti testi, tutti poliziotti e tutti in queste ore ascoltati dagli investigatori della Mobile di Oristano, diretta Samuele Cabitzosu. Gli agenti hanno lo sgradito compito di indagare su un episodio che coinvolge il loro stesso Corpo. Solo al termine del primo giro di interrogatori, che vedranno coinvolti non meno di una ventina di persone, tra personale in esercitazione e istruttori del Caip di Abbasanta incaricati di sovraintendere e controllare il training, il pm avrà tutte le carte per compiere un secondo giro di interrogatori, che vedranno quantomeno un indagato, per omicidio colposo: il collega di Di Loreto dalla cui arma è partito il colpo che ha raggiunto l’assistente capo. In questa fase una particolare attenzione verrà posta alle procedure, definite in dettaglio dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e dalla loro applicazione. Al termine di questo complesso iter l’inchiesta si potrà definire conclusa, con una prevedibile richiesta di rinvio a giudizio, anche se i tempi per arrivare a un processo non saranno brevi. Intanto la famiglia dell’agente siciliano è in Sardegna, seguita e assistita dal personale della Polizia. Il rientro della salma è previsto per sabato prossimo.(g.cen.)

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