La Nuova Sardegna

Due ragazzi sardi tra i nuovi “alfieri della Repubblica”

Due ragazzi sardi tra i nuovi “alfieri della Repubblica”

Il Capo dello Stato premia Alessio Cozzolino e Aya Jedidi «Sono esempi virtuosi di impegno nell’era della pandemia»

28 novembre 2021
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ROMA. Il più giovane ha 11 anni ed è portavoce nel suo quartiere, a Napoli, di un progetto di comunità energetica e solidale, ma tra i 30 nuovi Alfieri della Repubblica ci sono anche due ragazzi sardi: Alessio Cozzolino e Aya Jedidi. Entrambi hanno ricevuto l’attestato dal presidente Mattarella al termine di una giornata che rimarrà indimenticabile. Alfieri - c’è scritto nelle motivazioni - per essersi distinti nel 2021 «per l'uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, nell'era della pandemia».

Alessio Cozzolino deve ancora compiere 19 anni e abita a Terralba. Il Capo dello Stato ha deciso di premiarlo «Per l'impegno e la competenza con cui affronta i grandi temi ambientali e il loro riflesso sulla coesione e la giustizia sociale». Il giovane studente tarralbese ha cominciato a occuparsi di ambiente scrivendo negli anni del liceo, e oggi la sua riflessioni sono riconosciute e apprezzate e trovano spazio nella pagine di importanti testate nazionali. «Alessio - si legge nela nota del Quirinale – ha sempre ottenuto al liceo risultati eccellenti, e dall'età di 14 anni scrive per quotidiani locali e per testate nazionali e internazionali. Si occupa, con particolare impegno e passione, di ambiente e delle ricadute sociali dei grandi temi ecologici irrisolti. Ha creato un giornale on line su cui hanno scritto diversi suoi compagni di scuola». Durante la pandemia ha affinato la propria vocazione di giornalista, approfondendo le questioni della transizione ecologica e del necessario equilibrio ambientale da ripristinare, per evitare gravi conseguenze su persone e comunità. «Nei suoi articoli e con le sue interviste - si legge ancora nella nota che accompagna il conferimento dell’onorificenza – Alessio propone con nuove chiavi il tema del contrasto alle disuguaglianze. Crede in un'Italia migliore, da costruire mettendo al centro i giovani e l'equilibrio ambientale e sociale necessario per uno sviluppo davvero sostenibile».

Il secondo Alfiere sardo è Aya Jedidi 12 anni appena compiuti, residente a Maracalagonis. A lei è stato riconosciuto il merito di «aver aiutato e favorito l'integrazione di una compagna di classe proveniente dal Marocco e priva della conoscenza della lingua italiana». Aya, che parla sia l'italiano che l'arabo, ha fatto da “ponte” per gli insegnanti e per gli altri compagni. Sempre con grande disponibilità e cortesia.

La ragazzina è nata in una famiglia di origini marocchine e grazie alla conoscenza dell’arabo ha potuto aiutare una compagna appena arrivata in Sardegna che non parlava, né comprendeva la lingua italiana. Per lei ha tradotto lezioni di diverse materie, sia durante la didattica a distanza che nei giorni di frequenza in classe, svolgendo di fatto il ruolo di intermediario linguistico. Aya è stata un ponte prezioso per i docenti e per i compagni, sempre pronta a offrire chiarimenti o spiegazioni, nei contesti didattici come in quelli ricreativi. «Il suo slancio di solidarietà attraverso gesti spontanei e gentili ha conquistato i compagni e per questo è riconosciuta come un modello di buoni comportamenti».

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