La Nuova Sardegna

Energia e urbanistica il plauso di Confindustria

Energia e urbanistica il plauso di Confindustria

Ruggiu, presidente del Centro nord Sardegna: «Il metano deve arrivare subito No alla chiusura di Fiumesanto. Ferrovie: ci hanno lasciato solo le briciole»

03 gennaio 2022
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SASSARI. Non dice mai «ha ragione Solinas», ma di fatto sui temi economici Giuseppe Ruggiu, presidente della Confindustria del Centro nord Sardegna, si mostra abbastanza in linea con quanto detto dal governatore nella intervista alla Nuova. A partire dal tema energia. «Anche secondo noi, come anche per la Regione, le decisioni non possono essere calate dall’alto – dice –. Noi vogliamo il metano, ora che siamo vicini al traguardo chiediamo che si compia questa infrastruttura. È giusto che anche le nostre aziende, che le famiglie ne possano usufruire come nel resto d’Italia. È inaccettabile che si continui a spendere tanti soldi in più per il costo dell’energia, in particolare quella termica. Si deve andare avanti così come stabilito, con un rigassificatore a nord e uno a sud». Ruggiu poi ci tiene a sottolineare la sua contrarietà allo stop alla centrale elettrica di Fiume Santo. «Non deve essere chiusa come dice Enel, che pur essendo una nostra associata su questa questione trova la nostra opposizione. A Porto Torres ci sono 500 persone che lavorano alla centrale, senza contare i grandi investimenti fatti dalla azienda in questi anni». Anche sul tema delle ferrovie appoggia la linea Solinas sulla necessità dell’alta velocità. «A noi hanno lasciato solo le briciole. Non è accettabile che siamo l’unica regione che non ha l’elettrificazione delle ferrovie. Non è possibile che da Cagliari a Sassari servano 4 o 5 ore di viaggio, e ancora di più per Olbia».

Sulla questione continuità marittima Ruggiu non entra nel merito della proposta di Solinas, ovvero di affidare la competenza alla Regione, ma chiede più certezze. «Servono collegamenti seri e duraturi nel tempo, sia in nave che in aereo, sia per noi sardi che per i turisti. Quanto alla continuità marittima, occorre anche intervenire sulle tariffe: inaccettabile pagare centinaia di euro per una singola traversata». Infine, c’è il tema dell’urbanistica dopo la bocciatura della Corte costituzionale della leggina regionale sull’interpretazione del Ppr. Su questo punto, non c’è alcun dubbi, sta con Solinas, che ha parlato di ritorno del neocentralismo. «È un grave errore, anche perché la legge prevedeva interventi poco impattanti, sostenibili. Era il giusto compromesso». (al.pi.)

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