La difficile strada verso Roma per i deputati no vax
Da oggi in aereo e in nave solo col green pass rafforzato Sono a rischio tre parlamentari sardi e due siciliani
09 gennaio 2022
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SASSARI. La protesta è partita dall’europarlamentare Francesca Donato, ex leghista oggi indipendente, nota per le proprie posizioni ultra no vax: «Con le norme Covid cinque parlamentari saranno esclusi dall’elezione per il presidente della Repubblica». Benzina a alto numero di ottani per i motori delle truppe che contestano le decisioni del Governo sulla gestione della pandemia. in prima fila, e non è una figura retorica visto che ieri era a Cagliari in piazza per una manifestazione no vax, il parlamentare sardo Pino Cabras. Uno dei cinque che rischiano di non potesri spostare dalla Sardegna perché da oggi si sale su aerei e navi solo con il super green pass. «In realtà non ho mai rilasciato dichiarazioni sul mio stato vaccinale - dice Cabras - né intendo rilasciarne. Però insieme a altre persone, vaccinati e non, ho presentato ricorso alla Corte costituzionale perché dichiari l’incostituzionalità della norma che penalizza chi vive nelle isole».
Cabras, eletto in parlamento nelle liste del Movimento 5Stelle e confluito a febbraio dello scorso anno nel gruppo misto, ha da poco avuto uno scontro on il presidente Draghi. O, meglio, è stato duramente attaccato dal presidente Draghi per alcune dichiarazioni sulla pandemia e sulla gestione dell’emergenza. Le bacchettate di Draghi non hanno fatto cambiare idea al parlamentare sardo che ancora oggi non ritiene che le sue posizioni contrarie a leggi dello Stato siano in contraddizione con norme emanate da quello stesso Stato. Anzi: «Si è creato un precedente unico nel mondo con rappresentanti di una porzione di territorio che, se si trovano in determinate condizioni non possono raggiungere la capitale e viceversa. Questo è uno dei pezzi della questione generaledel vulnus inflitto potenzialmente a milioni di persone in base al loro stato vaccinale».
Quindi nessun imbarazzo ad avere un ruolo di rappresentante delle istituzioni e di contestarne allo stesso tempo le leggi. Ieri Cabras ha partecipato a una manifestazione no vax dove quasi tutti erano senza mascherina, lui compreso. «Ero senza mascherina, la legge suggerisce che si usi la mascherina se si è addossati a altre persone. Non credo ci fossero queste condizioni e in ogni caso eravamo all’aerto. In realtà il decreto di dicembre dice una cosa diversa: «Fino al 31 gennaio 2022, l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche nei luoghi all'aperto trova applicazione anche in zona bianca».
Quindi la mascherina, almeno quella chirurgica, è obbligatoria anche all’aperto. «La uso al chiuso - aggiunge il parlamentare sardo -, e comunque dove mi capita di lavorare, come alla Camera molti le usano in modo ridicolmente inadeguato. È una grandissima ipocrisia».
Secondo l'eurodeputata Donato, a non poter raggiungere Roma per le ordinarie sedute del Parlamento e soprattutto per la seduta comune di deputati, senatori e delegati regionali il prossimo 24 gennaio per eleggere il successore di Mattarella, sarebbero, oltre a Cabras, altri due deputati sardi, il leghista cagliaritano Guido De Martini e l’ex M5S Andrea Vallascas. A loro si aggiungerebbero i deputati siciliani Michele Sodano e Simona Suriano, anche loro ex grillini. (r.pe.)
Cabras, eletto in parlamento nelle liste del Movimento 5Stelle e confluito a febbraio dello scorso anno nel gruppo misto, ha da poco avuto uno scontro on il presidente Draghi. O, meglio, è stato duramente attaccato dal presidente Draghi per alcune dichiarazioni sulla pandemia e sulla gestione dell’emergenza. Le bacchettate di Draghi non hanno fatto cambiare idea al parlamentare sardo che ancora oggi non ritiene che le sue posizioni contrarie a leggi dello Stato siano in contraddizione con norme emanate da quello stesso Stato. Anzi: «Si è creato un precedente unico nel mondo con rappresentanti di una porzione di territorio che, se si trovano in determinate condizioni non possono raggiungere la capitale e viceversa. Questo è uno dei pezzi della questione generaledel vulnus inflitto potenzialmente a milioni di persone in base al loro stato vaccinale».
Quindi nessun imbarazzo ad avere un ruolo di rappresentante delle istituzioni e di contestarne allo stesso tempo le leggi. Ieri Cabras ha partecipato a una manifestazione no vax dove quasi tutti erano senza mascherina, lui compreso. «Ero senza mascherina, la legge suggerisce che si usi la mascherina se si è addossati a altre persone. Non credo ci fossero queste condizioni e in ogni caso eravamo all’aerto. In realtà il decreto di dicembre dice una cosa diversa: «Fino al 31 gennaio 2022, l'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche nei luoghi all'aperto trova applicazione anche in zona bianca».
Quindi la mascherina, almeno quella chirurgica, è obbligatoria anche all’aperto. «La uso al chiuso - aggiunge il parlamentare sardo -, e comunque dove mi capita di lavorare, come alla Camera molti le usano in modo ridicolmente inadeguato. È una grandissima ipocrisia».
Secondo l'eurodeputata Donato, a non poter raggiungere Roma per le ordinarie sedute del Parlamento e soprattutto per la seduta comune di deputati, senatori e delegati regionali il prossimo 24 gennaio per eleggere il successore di Mattarella, sarebbero, oltre a Cabras, altri due deputati sardi, il leghista cagliaritano Guido De Martini e l’ex M5S Andrea Vallascas. A loro si aggiungerebbero i deputati siciliani Michele Sodano e Simona Suriano, anche loro ex grillini. (r.pe.)